Produzioni ortofrutticole, i conti economici non tornano

Le stime dell'Istat per il 2018: valore in calo per ortaggi e patate, meglio la frutta. Nodo costi

Produzioni ortofrutticole, i conti economici non tornano
Nel 2018 il valore della produzione di ortaggi e patate è in calo, cresce quello della frutta, ma l'aumento dei costi sostenuti dai produttori complica loro la vita. Così, il quadro che ne esce, nel complesso non è certo positivo. Questo è quanto emerge una stima preliminare dell’andamento del settore agricolo pubblicata ieri dall'Istat.



Nel 2018 la produzione dell’agricoltura è aumentata dell’1,5% in volume. Una marcata crescita si è registrata per alcune produzioni da coltivazioni arboree, in particolare vino (+14,3%) e frutta (+1,4%). Tra le coltivazioni erbacee gli aumenti più rilevanti risultano quelli delle piante industriali (+7,0%), delle coltivazioni cerealicole (+3,5%) e degli ortaggi e i prodotti orticoli (+2,1%); mentre le patate fanno registrare un -2,6% e un netto ridimensionamento ha interessato anche le produzioni agrumicole (-6,8%).



A valore la produzione orticola è scesa a 8,9 miliardi di euro (-2,8% sul 2017), quella frutticola è salita fino a 4,6 miliardi (+ 5,6%), mentre le patate si sono fermate a 619 milioni per una contrazione del 4%.



Sul fronte dei prezzi alla produzione - rileva l'Istat - la crescita complessiva è stata dell’1,4%, a sintesi di un incremento (+3,8%) dei prezzi delle produzioni vegetali. E in questa voce non sono contemplati i cosiddetti prerequisiti per accedere al mercato, come le varie certificazioni. La razionalizzazione dei principi attivi in favore di molecole più ecosostenibili, inoltre, porterà verosimilmente a un ulteriore aumento dei costi in futuro.



Si amplia così la forbice tra i ricavi e i costi sostenuti dai produttori agricoli. “Nonostante la crescita complessiva dell'1,4% fatta registrare dai prezzi alla produzione, infatti, i costi sostenuti dagli agricoltori continuano a rimanere molto elevati, tanto da essere aumentati del 5,4% solo nel 2018”, fa notare il presidente della Copagri Franco Verrascina. "Qualche spiraglio di luce si intravede grazie ai dati contenuti nell’Annuario dell’agricoltura italiana 2017, presentato ieri dal Crea, dal quale emerge una buona performance complessiva del settore primario che lascia ben sperare, quale ad esempio l’aumento delle esportazioni di prodotti agroalimentari del 5,7% - evidenzia Verrascina - Un altro dato interessante che emerge dal rapporto del Crea, in netta controtendenza con il passato, è quello che vede un aumento della superficie agricola utilizzata, che nel 2017 ha quasi raggiunto i 12,6 milioni di ettari, con una dimensione media aziendale di circa 11 ettari. Questi numeri positivi dimostrano che le aziende agricole riescono ancora, nonostante le tante difficoltà che le affliggono, ad avere fiducia e investire nello sviluppo e nel futuro del settore; questa fiducia va ripagata con interventi tangibili sul versante dei redditi”.

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