L'amarena Fabbri alla conquista di altri mercati

Per sfondare negli Usa si allea con Lidia Bastianich. Nuovi prodotti in arrivo

L'amarena Fabbri alla conquista di altri mercati
L'amarena Fabbri mette nel mirino il mercato americano e per sfondare negli Usa sigla un'alleanza con Lidia Bastianich (cuoca, scrittrice, un vero punto di riferimento per la cucina italiana negli States). A raccontare gli sviluppi della strategia di internazionalizzazione del gruppo emiliano è Nicola Fabbri, ospite di Italiafruit News all'ultima edizione dello Speciale Frutta&Verdura. In un'intervista al quotidiano ItaliaOggi ha detto che l'azienda ha chiuso il 2018 con un fatturato di 80 milioni di euro, la metà realizzata all'estero. L'Africa è una delle aree che si sta sviluppando più in fretta, ma Fabbri sta facendo affari dall'Australia al Brasile.



“Il maggiore consumo pro-capite di amarene al mondo è in Danimarca, dove vengono usate pure come ingrediente di alcuni loro dolci, a cominciare dal popolarissimo riso alla mandorla”, racconta Fabbri che, parlando del mercato americano, dice: “I nostri prodotti sono già ben posizionati nella ristorazione. Ma vogliamo entrare anche nelle case degli americani, convincerli all'uso casalingo dei prodotti a base di amarena”. E per questa operazione l'impegno di Lidia Bastianich sarà fondamentale.

Amarena Fabbri

L'amarena resta al centro dell'attività della Fabbri, che però non smette di innovare. Nel 2019 l'azienda proporrà il Superaperitivo, bevanda a base di vino con una nota di amarena, che produceva negli anni Trenta. “Siamo entrati anche nel segmento del bubble tea, diventato di gran moda in Oriente e da lì si sta espandendo negli Stati Uniti ma anche in Europa – spiega Fabbri sulle colonne di ItaliaOggi - Ci sono varie versioni, in pratica si tratta di tea freddo variamente aromatizzato, ricoperto con uno strato di crema a base di ricotta o formaggio e con l'aggiunta di palline di Tapioca. Noi forniamo gli sciroppi per dare a questo tea i vari sapori e pure la crema per farcirlo. Nei bar cinesi, in Italia, è già richiestissimo ma sono certo che incontrerà anche il gusto dei giovani italiani ed europei”.

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