Nocciole, scoppia la guerra tra Italia e Turchia

L'interrogazione italiana all'Ue genera malumore. E spunta un commento choc

Nocciole, scoppia la guerra tra Italia e Turchia
La Turchia non ci sta. La richiesta italiana di limitare l'importazione di nocciole turche nell'Ue per il pericolo aflatossine, presentata dalla parlamentare Mara Bizzotto (Lega Nord) alla Commissione europea, viene vista da molti come un tradimento e come assurda. Al punto che c'è chi ha invitato il Gruppo Ferrero ad andarsene dal territorio turco.

"I produttori e i consumatori italiani - ha spiegato Bizzotto nell'interrogazione - sono seriamente preoccupati, perché le nocciole turche contengono quantità troppo elevate di aflatossine cancerogene, come è stato confermato dal sistema di allerta rapido (Rasff) che, nei primi nove mesi del 2018, ha riscontrato 39 allarmi di nocciole turche con livelli di aflatossine troppo alti e dunque pericolose per la salute".

Dalla Turchia sono arrivati i primi commenti, tutti negativi, rispetto a questa presa di posizione dell'Italia. Il giornale turco "Karadeniz Gazetesi" ha evidenziato che il nostro Paese ha il pallino del gioco in mano (nella foto sotto: il titolo dell'articolo "Gioco italiano!" con Mara Bizzotto in primo piano) e intervistato esponenti politici e delegati del settore. 



"I nostri produttori di nocciole - ha commentato Ahmet Kaya, vice presidente del partito popolare Chp - sono già in ginocchio, perché vendono i frutti in perdita. Non voglio pensare che la proposta presentata dall'Italia venga accettata". "Questa iniziativa è incredibile" ha aggiunto Eyüp Erkan, presidente della Borsa Merci di Trebisonda, sottolineando l'importanza di preparare subito una risposta politica da inviare alle autorità europee. "Un tentativo del genere - ha proseguito - era stato provato in passato dall'Italia. Cosa faranno gli italiani senza le nocciole turche? E cosa farà il mondo?". 

Il presidente della Camera dell'agricoltura di Ortahisar, Mustafa Bekar, ha tuonato: "Se le nocciole turche fanno male, allora che l'azienda italiana Ferrero lasci la Turchia. Più di due miliardi di dollari di nostre esportazioni di nocciole vengono messe in discussione dall'Italia. Il Governo dovrebbe reagire".

La Turchia rappresenta il primo bacino mondiale di approvvigionamento per il gruppo dolciario Ferrero che, attraverso la propria azienda Oltan Gida, acquista una quota considerevole della produzione turca di nocciole. In Turchia Ferrero processa i prodotti all'interno di sette stabilimenti di lavorazione, per poi esportarli in più di 100 Paesi del mondo.

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