Porto di Ancona protagonista del traffico merci

Porto di Ancona protagonista del traffico merci
I dati 2018 del sistema portuale dell’Adriatico centrale (porti di Pesaro, Falconara Marittima, Ancona, San Benedetto del Tronto, Pescara e Ortona) vedono una progressiva crescita dei passeggeri e una buona tenuta delle merci, con forte affermazione del traffico traghetti delle Autostrade del mare che si attesta significativamente nei porti di Ancona e Ortona.

Il porto di Ancona si conferma protagonista del traffico delle autostrade del mare del mare Adriatico: 2.391.576 tonnellate di merci, pari a + 2% rispetto al 2017, a conferma del trend positivo degli ultimi anni per questa tipologia di traffico. Da sottolineare che ad un numero stabile di tir e trailer, transitati nello scalo (147.650, circa mille mezzi in meno rispetto al 2017), corrisponde un aumento delle merci trasportate: un segno del costante processo organizzativo della catena logistica che ottimizza il carico e il numero dei mezzi circolanti

Il 78% di questo traffico è diretto o proveniente dalla Grecia (1.869.496 tonnellate di merci, 118.587 tir e semirimorchi) in particolare dai porti di Igoumenitsa e Patrasso, collegati ogni giorno, tutto l’anno, allo scalo dorico.

Molto dinamica la linea Ancona-Durazzo, principale scalo albanese. Il traffico cresce del 49% (436.330 tonnellate nel 2018, 22.241 tir e semirimorchi), effetto della messa in servizio di un nuovo traghetto con maggiore capacità di stiva, e rappresenta ben il 18% del traffico totale delle autostrade del mare del porto di Ancona.

Le linee con il porto di Spalato, in Croazia, nel 2018 hanno trasportato 83.957 tonnellate di merce, un calo del 16% a cui corrisponde la flessione del transito di mezzi commerciali a 6.734 (-12%). Un fenomeno che va interpretato anche nel miglioramento infrastrutturale compiuto nella penisola balcanica con il completamento della rete autostradale e la sua interconnessione con i Paesi dell’est e nord Europa.

Fra le categorie merceologiche in transito sui traghetti, continuano a prevalere i carichi misti: il 41% delle merci che viaggiano su tir e trailer. Si tratta di carichi di vario tipo (macchine, semilavorati, materie prime, tessili) trasportate da un unico mezzo per varie destinazioni. Seguono i prodotti alimentari: ortofrutta, carne, pesce e altri prodotti alimentari lavorati, bevande e tabacchi rappresentano complessivamente il 39% del totale delle merci. Prodotti che necessitano di un rapido trasferimento dai luoghi di produzione a quelli di consumo nei Paesi europei centro-settentrionali e che pertanto trovano nelle autostrade del mare attestate su Ancona la soluzione logistica ideale per assicurare la velocità necessaria.

La forte riduzione del traffico cereali, in costante calo dal 2014, la movimentazione è passata da 280.132 tonnellate a poco più di 18.000 tonnellate, porta ad un calo del traffico merci generiche e rinfuse del porto di Ancona (-47%) rendendo sempre più evidente che le strutture di stoccaggio sono sproporzionate rispetto al traffico sviluppato. Un calo dovuto anche all’effetto della polarizzazione dei traffici via mare dei cereali, concentrati nei porti vicini agli stabilimenti di trasformazione.

Il traffico merci in container del porto di Ancona vede un segno positivo nella quantità di merce trasportata: +3%, pari a 1,13 milioni di tonnellate. Prevale l’export con 650.000 tonnellate di merci imbarcate, prevalentemente prodotti del territorio marchigiano e del Centro Italia (Abruzzo, Umbria, Romagna) mentre l’import presenta nel 2018 un tasso di crescita del +9%, con 507.409 tonnellate di merci in sbarco. In calo nel 2018 il numero di Teus movimentati, 159.061 corrispondenti a -6% sul 2017.  Anche questo un andamento dovuto alla razionalizzazione della catena logistica che, ormai, cerca di minimizzare la movimentazione di contenitori vuoti (-13%).