Trento, Md ricorre al Consiglio di Stato contro Aldi

Dopo il "no" del Tar prosegue la battaglia legale per presunta disparità di trattamento

Trento, Md ricorre al Consiglio di Stato contro Aldi
Continua, in Trentino, l’inedita battaglia a distanza tra Md e Aldi. Inedita perché non di natura commerciale, ma legale: a inizio 2018 la società guidata dall’imprenditore bolzanino Patrizio Podini aveva chiesto di inibire lo svolgimento dell’attività commerciale di Aldi, che dodici mesi fa ha inaugurato a Trento uno dei primi dieci store nazionali, lamentando una presunta disparità di trattamento. Il Tar, a maggio, ha respinto il ricorso di Md - che nel capoluogo gestisce due supermercati, uno all’altezza della rotatoria del Bren Center e l’altro a Trento sud - ma la società ha deciso di proseguire con le carte bollate rivolgendosi al Consiglio di Stato.


Reparto ortofrutta di Aldi. Sopra, di Md

Md, tramite Elma Spa, è proprietaria di terreni che sorgono in un’area a nord della città da assoggettare a bonifica, dove è collocato anche il negozio di Aldi. Podini aveva presentato un progetto di lottizzazione per la costruzione, su 24mila metri quadri, di appartamenti e spazi commerciali. Il Comune nega da tempo alla catena il permesso di costruire: richiederebbe uno sganciamento dalla norme del piano regolatore. E in attesa di risposte, Md ha visto ”spuntare” il supermercato del competitor che dalla sua ha il vantaggio di essere ospitato in un edificio con destinazione commerciale (in precedenza il supermercato era adibito a concessionaria di auto).

Di qui l’azione, nei confronti del Comune - che si era costituito per tutelare la decisione - e del Tar, per bloccare l’attività di vendita e far riesaminare i permessi. Il primo tempo si è chiuso a favore di Aldi. Ma la palla, adesso, passa al Consiglio di Stato.

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