Drupacee, piante cariche in Emilia-Romagna

Morovingi: nell'Imolese i primi stacchi sono attesi per metà maggio, in anticipo di una settimana

Drupacee, piante cariche in Emilia-Romagna
I produttori emiliano-romagnoli di albicocche, pesche e nettarine registrano circa una settimana di anticipo nel ciclo vegetativo delle piante. Come spiega l'imprenditore Andrea Morovingi, che opera nella pianura Imolese, la campagna dovrebbe iniziare verso metà maggio con i primi stacchi delle albicocche Aurora, una delle varietà più precoci.

"Nelle varie zone dell'Imolese gli albicocchi hanno già scamiciato - dice a Italiafruit News - mentre le pesche e nettarine sono ancora dentro ai fiori. Di frutticini se ne vedono tanti, direi tantissimi. Si può quindi prevedere una produzione superiore rispetto all'anno precedente per tutte le specie".



I coltivatori locali, ora, temono soprattutto la luna di Pasqua: "È credenza comune che nelle notti di giovedì o venerdì della Settimana Santa si possano verificare brinate. Un po' di freddo potrebbe aiutarci nel diradamento, ma speriamo, ovviamente, che il clima ci possa riservare condizioni favorevoli".

L'azienda di Andrea Morovingi produce drupacee su circa 14 ettari e commercializza non solo i propri prodotti, ma anche la frutta di altri coltivatori dell'Imolese, ritirata in bins. "II nostro mercato di riferimento è l'Est Europa (Bulgaria, Slovacchia, Repubblica Ceca..) - conclude - che vale circa l'80% del fatturato. La restante quota la realizziamo invece con la vendita presso il Centro agroalimentare di Bologna".



Le pesche e nettarine sono le produzioni di punta dell'azienda imolese: "La scorsa stagione è andata benissimo fino alla prima parte di luglio, poi la situazione è via via peggiorata. Nel complesso - conclude Morovingi - abbiamo chiuso l'annata con un liquidato di circa 50 centesimi di euro il chilo, comunque soddisfacente".

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