Freddo polare e per l'ortofrutta son dolori

Neve, allagamenti e grandine. La prima mappa dei danni regione per regione

Freddo polare e per l'ortofrutta son dolori
Vigneti e alberi abbattuti, serre scoperchiate, vivai distrutti in Lombardia, Piemonte e Liguria, mentre in Emilia Romagna si segnalano campi allagati e serre divelte. Ma danni si contano a macchia di leopardo in tutte le aree colpite dall'ondata di maltempo (Veneto, Alto-Adige, Toscana, Lazio, Abruzzo, ecc.) che si è manifestata anche con un brusco abbassamento della temperatura che rischia di compromettere la produzione di frutta che si sta appena iniziando a raccogliere, con perdite di milioni di euro. E' quanto emerge dal primo monitoraggio della Coldiretti sugli effetti nelle campagne dell'ondata artica di maltempo, vento forte e neve con l'arrivo del vortice polare.

I tecnici della Coldiretti, secondo quanto riporta un comunicato, continuano a ricevere segnalazioni dalle aziende agricole colpite in una fase stagionale particolarmente delicata per i raccolti. Interi filari di vigneti sono stati stesi a terra, alberi caduti e semine sono andate perdute nei campi allagati.

“Era da 62 anni che sull’Italia - ha riportato il quotidiano La Stampa - non si abbatteva una simile ondata di freddo in piena primavera. In Alto Adige la neve è caduta fino ai 500 metri di quota e sulle Dolomiti si sono registrati anche 20-30 centimetri di neve fresca”.

La perturbazione proveniente dall’Artico, ha spiegato Meteo Web, “si è fatta sentire in Trentino Alto Adige, dove nel giro di qualche ora sono arrivati vento, pioggia a fondovalle, fiocchi bianchi anche a 600 metri ed un netto calo delle temperature. Ieri mattina Bolzano si è svegliata con 6 gradi, Trento con 5, ma è nelle vallate di montagna che il colpo d’occhio è molto simile a quello natalizio. La neve caduta sotto i 1.000 metri accompagnata dal freddo potrebbe creare danni ai frutteti”.



Tutta la Lombardia è finita sotto un’ondata di maltempo: la una forte grandinata si è abbattuta su Milano, piante cadute e allagamenti nel Lecchese e nel Mantovano, neve sulla Grigna, una bufera sul lago di Garda con venti fino a 100 km orari. In Valtellina la neve è scesa anche sotto i 600 metri. 

Maltempo anche in provincia di Alessandria (Piemonte) con vento forte, temporali e aria fredda con un repentino calo delle temperature. Il Quotidiano.net segnala che “la neve è caduta sull'Appennino Ligure-Piemonte a quote molto basse per l'inizio di maggio, a 5-600 metri nelle valli Orba, Curone e Borbera, sui bacini di spartiacque tra Liguria e Piemonte. Pioggia in pianura e in collina sul basso Monferrato, con valori tra 4 e 7 gradi”.

In provincia di Verona la grandine non ha risparmiato le coltivazioni nella fascia di pianura e colline che va dal basso Lago di Garda a Bardolino, fino a San Bonifacio e poi a nord verso Caldiero e Soave. "Le coltivazioni sono state colpite da grandine abbondante accompagnata da forte vento", ha detto Michele Marani, direttore del Codive, il Consorzio di agricoltori per l'assicurazione agevolata in agricoltura contro i danni da maltempo. La grandinata, che ha colpito a macchia di leopardo, si è abbattuta anche sui vigneti del Lugana e del Bardolino per poi spostarsi nell’area vocata alla frutticoltura di Zevio, Colognola ai Colli dove si è abbattuta su mele e pere. I danni maggiori però sembrano essere stati nell’area lungo la regionale 11, tra San Bonificio, Soave e Caldiero.

"I danni alla frutta sono immediatamente valutabili dato che i frutti sono già in formazione. Una volta che riceveremo le segnalazioni dagli agricoltori - ha spiegato Marani - ma stando alle foto ricevute dove la grandine ha colpito il raccolto non è più commercializzabile”. 



Per quanto riguarda l'Emilia-Romagna, la Coldiretti regionale ha segnalato nevicate e serre divelte sull’Appennino modenese e allagamenti nel Faentino: "La straordinaria ondata di maltempo che sta investendo in queste ore l’Emilia Romagna rischia di compromettere la produzione regionale di frutta che si sta appena iniziando a raccogliere dagli alberi".

E le previsioni per i prossimi giorni non sono favorevoli. Secondo www.meteo.it, la perturbazione oggi determinerà ancora maltempo soprattutto sulle regioni adriatiche e al Sud. Domani, poi, abbandonerà il nostro Paese e, grazie anche ad un temporaneo promontorio di alta pressione, il tempo diverrà stabile e più mite su tutte le regioni. Nel corso della giornata di mercoledì, però, le regioni settentrionali e la Toscana verranno raggiunte da una nuova perturbazione atlantica che porterà piogge diffuse, con nevicate sulle Alpi sopra i 1.500 metri circa.

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