Ortofrutta in Gdo, ad aprile dati anomali

Aumento dei volumi grazie alla verdura. IV-V Gamma in forte flessione. Tutti i dati.

Ortofrutta in Gdo, ad aprile dati anomali
Ad aprile il reparto ortofrutta della Gdo inverte l’andamento rispetto ai mesi precedenti con un aumento di 3 punti nei volumi e una conferma della spesa complessiva. Stranamente i consumi aumentano più grazie alla verdura (+3%) che alla frutta (+2). L’anomalia più grande è però la flessione per i prodotti servizio (IV-V Gmma), che mostrano la performance peggiore degli ultimi 14 mesi (-6% a valore e -4% a volume). Da considerare anche l’effetto calendario, legato ad una differente cadenza della Pasqua da un anno all'altro. Queste, in sintesi, le evidenze dell'analisi del Monitor Ortofrutta, in collaborazione con Iri (leader mondiale nelle informazioni di mercato per il largo consumo, il retail e lo shopper), per i supermercati e ipermercati della Penisola.


 
Ad aprile il reparto ortofrutta della Gdo presenta trend un po' anomali rispetto ai mesi precedenti. Il totale reparto chiude il mese con un +3% a volume e un pareggio a valore. Ricordiamo che, a parte gennaio 2019, in tutti i mesi passati - compresi la maggior parte di quelli del 2018 - la costante è stata quella di volumi in perdita. Questo ribilancia leggermente il progressivo da gennaio, che adesso è in equilibrio nelle vendite a quantità ed ancora positivo a valore (+3%).

Le anomalie però non finiscono qui. Se approfondiamo i numeri a livello di macro categoria, si può notare come la verdura performi meglio nelle vendite a quantità rispetto alla frutta (+3%, rispetto al +2% della frutta), quando negli ultimi mesi accadeva in genere il contrario. Ancora più strana è la perdita della IV-V Gamma, che flette 6 punti a valore e 4 a volume (con la peggior performance dopo febbraio 2018). In genere i prodotti servizio, nei mesi passati, hanno sempre mostrato trend positivi o al massimo lievemente negativi.

A prima vista si può pensare che l’effetto calendario possa aver influito sui risultati del mese. Nelle settimane considerate per il 2019 (le ultime 4 al 28 aprile) è inclusa la Pasqua, quest’anno caduta il 21 del mese. Per il 2018 le medesime settimane non includono, invece, questa festività (anno scorso è stata il primo di aprile). Per cui stiamo confrontando un mese con una ricorrenza importante rispetto ad un mese senza questa. Se a livello di giorni di chiusura siamo quasi a parità (in genere la domenica i supermercati sono aperti mezza giornata e il lunedì di Pasquetta è compreso in entrambi i mesi analizzati) quello che potrebbe incidere è la settimana che precede la festività. Nel 2019, infatti, sono compresi i giorni di apertura dei negozi in cui le famiglie si sono preparate alla Pasqua (si nota, infatti, a marzo 2019 rispetto al 2018 una flessione dei volumi, complementare all’aumento di aprile). C’è però da dire che il reparto ortofrutta è forse uno di quelli meno coinvolti da acquisti da ricorrenza, anche se i dati di vendita sembrano suggerire che i consumatori abbiano acquistato di più (aumento dei volumi) forse stimolati da maggiori offerte nella settimana pre-Pasqua, quindi pagando meno (l’indice del mix prezzi è infatti in flessione).

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