Aglio verde polesano, Sos prezzi

Aglio verde polesano, Sos prezzi
“In Polesine abbiamo l’aglio verde più sano e più buono del mondo, prodotto con tutte le cure e presentato agli acquirenti nel migliore dei modi, come da tradizione, in bei mazzi, già lavorato. Ma i prezzi che i commercianti offrono agli agricoltori non coprono nemmeno le spese di produzione e confezionamento”, il direttore di Confagricoltura Rovigo, Massimo Chiarelli, sintetizza così il dramma che stanno vivendo molti agricoltori che nell’aglio verde lavorato avevano trovato, fino all’anno scorso, un mercato di nicchia piuttosto soddisfacente.

Commercianti di tutta Italia venivano presso il mercato di Lusia per approvvigionarsi di questo ortaggio. Ma nelle ultime settimane sono mancati soprattutto gli acquirenti del sud Italia. Sembra che altre nazioni che si affacciano sull’Adriatico - come l’Albania e la Serbia  - abbiano iniziato a produrre aglio coprendo le quote di mercato che fino al 2018 erano in mano ai nostri produttori locali. In più, la stranissima stagione metereologica che sta flagellando la provincia obbliga alla raccolta di grandi quantità, portando così ad una collocazione sul mercato non scaglionata come avveniva nel passato.

“Il mercato di Lusia è in difficoltà, non riesce a commercializzare adeguatamente questo prodotto”, spiega Riccardo Rossi, orticoltore di Arquà Polesine. “Nel 2018 un chilogrammo di aglio verde lavorato ci veniva pagato 1,80- 2 euro al chilogrammo, quest’anno il prezzo è dimezzato, ci propongono 1,10 euro al chilogrammo. Tolti i costi delle provvigioni e degli imballaggi, a malapena riesco a coprire le spese per la coltivazione, che tra l’altro è familiare, e questa spesa non la metto in conto. Pensare che l’aglio era uno dei pochi  prodotti che mi permettevano di lavorare, mantenendo attiva la mia azienda”.

Fonte: RovigoOggi.it