Castagne, il ritorno del cinipide spaventa i produttori

Forte presenza di galle in tutta Italia. Rubinaccio: non possiamo far altro che incassare il colpo

Castagne, il ritorno del cinipide spaventa i produttori
Il cinipide galligeno del castagno torna a fare paura: a essere fonte di preoccupazione per i castanicoltori di tutta Italia che, in queste ultime settimane, hanno segnalato in massa una presenza delle galle del cinipide vistosamente superiore a quella che si registrava nelle scorse annate. Nella medesima situazione si trovano anche Spagna, Portogallo, Svizzera, Grecia e Turchia

"Ancora non si conoscono i motivi della forte ricomparsa delle galle del cinipide, dopo molti anni di tregua. Per il momento, stando alle nostre conoscenze scientifiche, si può soltanto affermare che l'azione dell'antagonista naturale Torymus sinensis è stata disturbata da qualcosa nel corso del 2018", il commento, a caldo, di Giampaolo Rubinaccio, produttore di castagne aderente alla Copagri Campania.

Due sembrano essere le ipotesi più credibili che si facendo largo tra gli operatori italiani del settore. La prima fa riferimento al fatto che Torymus sinensis potrebbe aver agito fuori periodo a causa dell'annata 2018 estremamente anomala dal punto di vista climatico, caratterizzata da alte temperature estive e precipitazioni scarsissime. La seconda ipotesi è invece legata alla diffusione del fungo Gnomoniopsis Discula Pascoe. Che, in questo senso, potrebbe avere provocato la moria di Torymus sinensis.



“Per quest’anno i produttori europei di castagne non possono far altro che incassare il colpo. Ma, nel frattempo, devono prepararsi alla campagna successiva, effettuando nuovi lanci di Torymus ove necessario. I lanci del 2020 avranno effetto nel 2021".

“Per quanto riguarda la campagna 2019, il freddo e le piogge primaverili hanno intensificato la carica fungina nei castagneti e ritardato lo sviluppo dei fiori - conclude Rubinacco - In Campania, ad esempio, ci stiamo preparando ad adottare pratiche di confusione sessuale contro la cidia precoce del castagno. La stagione nazionale ha venti giorni di ritardo rispetto agli standard. I fiori femminili per il momento non si vedono, ad eccezione del castagno Bush de Betizac che è immune dagli attacchi di cinipide. Penso che per vederli bisognerà aspettare altri 15 giorni".



Nelle foto: alcune fotografie scattate in Campania negli ultimi giorni

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