Regalano pesche e albicocche per protesta

«Ce le pagano 5 centesimi»: produttori lucani "in tour" nelle piazze

Regalano pesche e albicocche per protesta
Pesche e albicocche regalate per protesta: un gruppo di circa 300 produttori lucani ha deciso di sensibilizzare istituzioni e consumatori sulla crisi del comparto frutticolo - e in particolare sulle problematiche di pesche e albicocche - organizzando la distribuzione gratuita in occasione di alcuni momenti aggregativi sul territorio di riferimento. E per il 21 giugno, primo giorno d’estate, ha in programma un’iniziativa di ampio spettro "per far capire - come spiega a Italiafruit News Giovanni Cerabona, portavoce del sodalizio - che in questo modo non si può andare avanti: tante aziende agricole sono a un passo dalla chiusura”.



“Il nostro gruppo - precisa - è svincolato da qualsiasi organizzazione politica e di categoria. Nasce nel Metapontino e più precisamente a Montalbano Jonico; grazie ai social, a WhatsApp e al passaparola si sta espandendo a macchia d’olio, da Scanzano a Turi e anche oltre". 

"Abbiamo intrapreso un’azione di plateale protesta perché la crisi di mercato di frutta e verdura ha raggiunto livelli ormai intollerabili”, sottolinea ancora Cerabona. “A inizio giugno abbiamo distribuito frutta gratis proprio a Montalbano Jonico, domenica 9 giugno eravamo al mercato mensile di Scanzano dove abbiamo consegnato ai consumatori, contentissimi, un centinaio di casse da 10-15 chili di frutta l’una, portando con noi anche un albero di pesche proveniente dai campi di un produttore; domani saremo nel centro storico di Matera per poi organizzare una manifestazione di ampio respiro il prossimo 21 giugno davanti alla sede della Regione Basilicata”.


 
Preferiamo regalare la frutta piuttosto che conferirla a pochi centesimi il chilo, dai 5 ai 30 cent: a noi costa ben di più”, aggiunge Cerabona. “E il colmo è che la frutta a noi sottopagata, di buona qualità e pezzatura, viene poi venduta a 3, 4, magari 5 euro. La filiera non è trasparente: continuando così, il Made in Italy non va da nessuna parte”.


Foto della manifestazione di domenica e, sopra, prezzi al dettaglio di albicocche lucane 

Il gruppo chiede quindi supporto e attenzione alle istituzioni regionali, e non solo, anche per un “ristoro” dei danni legati al maltempo, quanto mai gravoso in questa primavera anomala: solo per gli eventi che hanno colpito il Metapontino il 12 maggio, Coldiretti parla di circa dieci milioni di euro di richieste da parte delle aziende del settore primario. 

“Siamo reduci da due annate disastrose e quella attuale non promette certo meglio”, spiega in proposito Antonello Savoia, agricoltore di Montalbano Jonico. “Nel 2017 e nel 2018 la Regione aveva inviato propri ispettori per verificare i danni conseguenti a nevicate e gelate ma poi non abbiamo visto e sentito nessuno. Siamo tutti indebitati. La politica ci dica cosa dobbiamo fare”.  

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