Non hanno mercato: quintali di ciliegie nel torrente

Il corso d'acqua dovrà essere bonificato, indignazione nel veronese

Non hanno mercato: quintali di ciliegie nel torrente
Le ciliegie non si vendono. E finiscono nel corso d’acqua. Il maltempo ha colpito duro le varietà precoci venete e in provincia di Verona c’è chi ha pensato bene di scaricare illegalmente in un corso d'acqua alcuni quintali di prodotto difficilmente commercializzabile. E’ successo in Val d’Alpone, una delle zone più vocate per il rosso frutto; nella serata di sabato ignoti a bordo di un pick up hanno riversato tra i quattro e cinque quintali di drupacee in un ruscello, scatenando l’indignazione dei residenti della zona. Frutti e cassette hanno trasformato in discarica lo spazio acqueo. “Non ci possono essere scusanti di fronte a un simile oltraggio che deturpa un corso cristallino e nel contempo disprezza quintali di frutta: se le ciliegie non hanno mercato non è certo questo il modo di risolvere il problema”, i commenti raccolti dal quotidiano L’Arena tra la popolazione. 

Ora servirà bonificare l'alveo al più presto prima che i frutti marciscano diventando habitat ideale per il proliferare della Drosophila suzukii, contro cui si sta sperimentando una specie di insetti antagonisti di contrasto, ma non si sa ancora se funzioni e quali effetti possa produrre sull’ambiente. Se per le varietà precoci i danni da maltempo sono stati molto pesanti, anche le medio tardive come le Grace e le Carmen sono parzialmente a rischio: la Cia veronese stima che almeno il 10-15% possa andare perso.

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