Aste a doppio ribasso, Pugliese: vanno vietate per legge

L'ad di Conad chiede una norma. «Ho intenzione di rimanere in prima linea perché ciò accada»

Aste a doppio ribasso, Pugliese: vanno vietate per legge
Conad è pronta a sostenere una legge nazionale contro le aste a doppio ribasso della grande distribuzione. Pratiche che in Italia sono diventate prassi comuni di alcuni discount per l'acquisto di prodotti trasformati a base di pomodoro, ma anche succhi di frutta e sottaceti. Solo per citare alcune merci ortofrutticole. Lo dice, senza mezzi termini, l'ad Francesco Pugliese su LinkedIn: "E' ora di fare qualcosa di più. Di fare nomi e cognomi, di chiedere una legge che le vieti, una volta e per tutte. Perché le aste al doppio ribasso strangolano intere comunità e sono il carburante del caporalato".

"Noi di Conad - prosegue Pugliese - siamo pronti a sostenere una legge. Sono d’accordo con Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti, quando dice che vanno bloccate con norme nazionali. Occorre intervenire al più presto. Vi prometto che ho intenzione di rimanere in prima linea perché ciò accada".

Scrivendo queste parole, Pugliese fa riferimento al trattamento penalizzante che alcune catene distributive riservano alla filiera del pomodoro da industria, un “comparto che dà lavoro a 160mila persone e vale 3,1 miliardi di euro”. Le aste a doppio ribasso, come ricorda l’ad, sono “pratiche orrende” a cui Conad già da tempo ha detto no. “Un meccanismo che porta i produttori a vendere il loro lavoro (e quello dei loro dipendenti, dell’indotto...) a un prezzo minore di ciò che vale. Il pomodoro costa meno a chi lo compra, ma quello sconto ha un prezzo fatto di caporalato e sfruttamento".

“È giusto anche ricordare che la filiera del pomodoro ha dei protagonisti positivi che non per caso sono esempi di eccellenza in Italia e anche all’estero. Francesco Mutti, ad dell’azienda della sua famiglia, ha ben presente il valore della filiera, il costo della sua qualità, e che il prezzo del pomodoro deve essere una corretta e sana remunerazione del lavoro degli agricoltori. Antonio Ferraioli, ad di La Doria, è ancora più netto: una azienda garantisce la sua sopravvivenza se riesce a guardare al di là del proprio naso. Se guarda agli interessi di tutto ciò che le sta attorno. Sono questi - conclude l'ad di Conad - gli imprenditori che fanno la differenza, che pensano fuori dalla scrivania".

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