Limoni amalfitani, campagna compromessa

E sulla Costiera c'è chi li regala: «Perso il 70% della produzione»

Limoni amalfitani, campagna compromessa
I limoni della Costiera Amalfitana sono famosi in tutto il mondo. Il gusto, certo, ma anche l'incredibile location dove crescono questi agrumi ha contribuito a renderli un prodotto simbolo dell'ortofrutta italiana a livello globale. Ma nonostante il blasone e i prezzi a cui di solito si trovano in vendita, i limoni amalfitani stanno vivendo un brutto momento, tanto che c'è chi ha deciso di regalarli.

E' il caso di Michele e Giovanni Ruocco, che con la loro provocazione su Facebook hanno attirato nel proprio limoneto e nel Sentiero dei Limoni - un percorso volto a valorizzare il prodotto tra i turisti - tante persone. Ma anche La Stampa ha pubblicato un articolo su questa storia.



“Tra maggio e giugno la maggior parte dei contadini si dedica all’unico raccolto dell’intero anno. In genere da noi si effettua a maggio - racconta Giovanni Ruocco al quotidiano di Torino - Quest’anno a maggio ha piovuto quasi sempre, e le temperature erano molto più basse della media, abbiamo posticipato la raccolta a giugno. Agli inizi del mese è scoppiato il caldo, i limoni sono maturati all’improvviso tutti insieme e hanno iniziato a cadere dagli alberi. Ne abbiamo persi quintali e quintali, il 60-70% del raccolto. Ma soprattutto il mercato si è riempito di produttori nelle nostre stesse condizioni, pronti a vendere. Il prezzo è crollato a poche decine di centesimi al chilo. A questo punto ho deciso di regalare tutti i limoni che non riesco a raccogliere, ho invitato tutti a venire e prendere quanti ne desiderano”.



Sulla stessa linea anche Salvatore Aceto, importante produttore di limoni di Amalfi: “Piuttosto che perderli li regaliamo ai turisti: ormai il prezzo è arrivato a 65 centesimi, come si fa a venderli a questa cifra dopo un anno di lavoro e con marchio Igp?”.

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