Pesca di Delia, passo avanti verso l'Igp

Mipaaft in Sicilia per il disciplinare, poi la palla passerà a Bruxelles

Pesca di Delia, passo avanti verso l'Igp
Un passo avanti verso il riconoscimento dell'Indicazione geografica protetta per la Pesca di Delia. Giovedì 18 luglio, infatti, si terrà nel Palazzo municipale del comune siciliano l'adunanza per la lettura del disciplinare Igp: un appuntamento fissato dal Ministero delle politiche agricole d'intesa con la Regione Siciliana.

"E' una riunione di pubblico accertamento per consentire al Ministero di verificare la rispondenza della proposta di disciplinare, presentata dall'Associazione per la tutela della Pesca di Delia Igp, ai metodi leali e costanti previsti dal regolamento dell'Unione europea 1151 del 2012 - spiega Salvatore Fontanazza, presidente dell'associazione per la tutela della Pesca di Delia Igp - Nel disciplinare, che è una norma di legge a tutti gli effetti, sono stati indicati, così come prescritto, i requisiti produttivi e commerciali del prodotto. Si tratta di una procedura piuttosto complessa, che ha comportato un lungo e laborioso lavoro".

Il passaggio è di quelli importanti: la proposta di disciplinare è stata redatta dopo l'istrutturia e il parere favorevole della Regione. Il Ministero con questa adunanza ne darà lettura e acquisirà eventuali osservazioni, per poi passare la palla a Bruxelles.

"L'Igp Pesca di Delia - aggiungono il sindacao Gianfilippo Bancheri e l'assessore all'agricoltura Antonio Gallo - rappresenta un valore aggiunto di fondamentale importanza strategica per lo sviluppo economico del nostro territorio. Si tratta di segno distintivo della qualità pregiata del nostro prodotto, che può conferire un indiscutibile vantaggio competitivo alle nostre aziende agricole".

E questo viene confermato anche da Vincenzo Di Pasquale, responsabile commerciale della Di Pasquale Ortofrutta, azienda che ha la propria sede a Delia (Caltanissetta) ed è produttrice di pesche. "L'ottenimento dell'Igp per noi sarebbe un risultato eccezionale - dichiara a Italiafruit - Il consumatore già riconosce il nostro prodotto, ma il marchio europeo ci darebbe una marcia in più e contribuirebbe a renderlo ancora più distintivo".

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