Una vita per l'ortofrutta, Scarpellini lascia Cesena

E indica la strada al Mercato: «Ecco cosa serve per diventare piattaforma logistica»

Una vita per l'ortofrutta, Scarpellini lascia Cesena
La revisione dell’orario, l’apertura della società ai privati e la climatizzazione della galleria commerciale per favorire il mantenimento delle merci. Sono questi i tre progetti in corso che Domenico Scarpellini, 82 anni, si accinge a passare al futuro presidente dell'azienda di gestione del Mercato ortofrutticolo all'ingrosso di Cesena: Filiera Ortofrutticola Romagnola. Scarpellini, una vita spesa per l'ortofrutta, ha rassegnato le proprie dimissioni pochi giorni prima della scadenza del suo mandato. Un mandato durato 13 anni per colui che ha guidato Macfrut, la fiera italiana dell'ortofrutta, dal 2006 al 2014.

Era appunto il 2006 quando l'allora sindaco di Cesena, Giordano Conti nominò Scarpellini per rilanciare la struttura romagnola. Un lavoro portato a termine con successo. "Oggi (lunedì, ndr) sarà il mio ultimo giorno di lavoro - dichiara a Italiafruit News il presidente uscente - Auguro a chi verrà a ricoprire la mia posizione di poter raggiungere le mie stesse soddisfazioni e, soprattutto, di poter riuscire a migliorare sempre di più il nostro Mercato".

"Negli ultimi anni abbiamo dato alla struttura un look molto più bello di prima - evidenzia - Abbiamo fatto la nuova viabilità e apportato tanti miglioramenti. Siamo riusciti così a vendere e affittare tutte le superfici espositive a nostra disposizione. Poi abbiamo predisposto l'autocontrollo delle merci attraverso un laboratorio privato, che, a cadenza settimanale, preleva l'ortofrutta in vendita e ne verifica i livelli di residui. Devo dire, in questo caso, che a Cesena ci sono operatori veramente bravi e rispettosi delle leggi sanitarie".



La certificazione Iso 9001:2015 per il Sistema di gestione qualità, ottenuta nelle scorse settimane, rappresenta un "traguardo molto importante" per il Mercato cesenate. Cosa serve, ora, per fare un ulteriore passo in vanti? "Tre cose. Qualche anno fa abbiamo - risponde Scarpellini - iniziato a ragionare sullo spostamento dell'orario, in considerazione del cambiamento generazionale degli operatori. Tutt'ora molti grossisti non accettano di spostare in avanti l'apertura. Credo però che bisognerebbe seguire questa strada non solo per attirare gli operatori più giovani d'età, ma anche per rendere il Mercato più accessibile a chiunque. La seconda priorità è l'ingresso di soggetti privati nella società di gestione, poichè la sinergia tra pubblico e privato può valorizzare la struttura nella maniera più assoluta".

"Servirebbe, infine, creare una galleria commerciale al 100% climatizzata. Lavorare a -10 gradi centigradi in inverno e a +40 gradi d'estate rende difficili tutte le operazioni, oltre a penalizzare la tenuta della merce. Durante l'ultimo inverno, per fare un esempio, le melanzane sono state danneggiate dal freddo. Siamo dovuti intervenire con urgenza per chiudere il tetto e introdurre delle lampade per riscaldare l'ambiente. Se si vuole fare diventare Cesena una vera e propria piattaforma logistica e commerciale, occorre agire verso questa direzione. Per attuare questo progetto abbiamo già accantonato una somma parziale dell'investimento necessario, che pesa per circa 800-900mila euro".



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