L’Imballaggio Attivo si fa strada in Gdo

Alì, Cedi Marche e Dimar scelgono l'innovazione di Bestack per tre frutti

L’Imballaggio Attivo si fa strada in Gdo
Nell'ultimo mese tre importanti gruppi distributivi, associati a Selex, hanno scelto di introdurre nei propri negozi l'Imballaggio Attivo del Consorzio Bestack per il confezionamento di pesche, nettarine e albicocche, favorendo così una riduzione significativa degli scarti sia sul punto di vendita che a casa del consumatore. Segno che il progetto del direttore Claudio Dall'Agata si sta facendo sempre più strada nella Gdo.

Lo speciale packaging anti-spreco, brevettato insieme all’Università di Bologna, sta proseguendo la sua espansione in Piemonte e Liguria grazie a Dimar, la prima catena italiana che ha scommesso in modo pionieristico su questa soluzione. Dopo i risultati di successo ottenuti con le fragole, ora Dimar ha introdotto l’imballaggio Attivo anche per le pesche e nettarine esposte da giugno sui suoi banchi e per le albicocche commercializzate da luglio. Pesche e nettarine sono prodotte da Cico Mazzoni e dall'Op Armonia; le albicocche a marchio Valfrutta da Agrintesa, che a breve porterà sui banchi dei supermercati Mercatò e Mercato Local anche le sue pesche e nettarine.

Giovanni Sansone, responsabile ortofrutta di Dimar, sottolinea: "Nonostante la complessità della stagione, dal punto di vista dell’approvvigionamento di frutta estiva, ci siamo attivati come da programma per far sì che il progetto dell’Imballaggio Attivo di Bestack continui anche con la campagna delle drupacee. Stiamo ottenendo adesione da parte di più produttori, anche da areali diversi. Questa in ortofrutta è una dinamica complessa da gestire, ma riteniamo strategico questo progetto, quindi stiamo investendo risorse ed energie affinché abbia la più alta adesione possibile”.


Giovanni Sansone

Da giugno le pesche e nettarine dell'Op Armonia sono confezionate nell’Imballaggio Attivo anche nei punti vendita Alì Supermercati e Aliper, insegne del gruppo padovano Alì (socio Selex) presente in Veneto e in Emilia-Romagna, e nei punti vendita di Ce.Di. Marche, società cooperativa di Camerata Picena (Ancona) associata anch’essa a Selex, presente sul territorio marchigiano e abruzzese con i supermercati a insegna Sì con te.

“Da sempre sensibili alla riduzione degli sprechi dei prodotti agroalimentari e alla qualità dei prodotti offerti ai nostri consumatori - dichiara Emanuele Tulli, responsabile ortofrutta di Ce.Di Marche - Dopo un primo test effettuato sulle fragole confezionate nell’Imballaggio Attivo, stiamo continuando a monitorare l’utilizzo di questo imballo su pesche e nettarine, con l’obiettivo di offrire ai nostri clienti prodotti ortofrutticoli con una shelf life maggiore e allo stesso tempo di ridurre gli sprechi sul punto vendita”.  


Emanuele Tulli

“L’applicazione della nostra innovazione è il più bel risultato dopo anni di ricerca - sottolinea, da parte sua, il direttore di Bestack Claudio Dall’Agata - Sono i fatti che confermano la bontà della nostra intuizione e le esperienze degli operatori che stanno impiegando l’Imballaggio Attivo sono la migliore premessa per auspicare una crescente diffusione. Diversi gruppi distributivi, leader a livello italiano, si stanno infatti interessando direttamente”.

La frutta movimentata nell’Imballaggio Attivo si mantiene buona per più tempo. I numerosi test di laboratorio effettuati in fase sperimentale hanno infatti dimostrato che, rispetto ad altre tipologie tradizionali di confezioni, la quantità di prodotto da scartare si riduce dal 25 al 20% nel caso delle pesche e nettarine e dal 18 al 13% nel caso delle albicocche. "La maggiore shelf life del prodotto, superiore di 24-36 ore - fa sapere Bestack - consente da un lato di raggiungere maggiori gradi di maturazione nella raccolta, quindi di raccogliere prodotti più buoni facendo ricorso a processi di conservazione meno energivori; dall'altro è indice di maggiore sostenibilità ambientale. Applicando le percentuali di riduzione di scarto registrate, l'utilizzo in Italia degli Imballaggi Attivi consentirebbe di evitare di sprecare 84mila tonnellate di pesche e nettarine per un valore di 134 milioni, e 12mila tonnellate di albicocche per un valore di 27,9 milioni". 



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