Frutta e verdura, pasta e gelato: la dieta di Federer

Il campione di tennis elvetico si affida a un regime alimentare equilibrato

Frutta e verdura, pasta e gelato: la dieta di Federer
E’ uno dei più grandi atleti di sempre, un campione capace di “lottare” punto a punto per cinque ore con i rivali più titolati, a dispetto dei suoi quasi 38 anni, e sfoderare colpi mirabolanti per la gioia dei suoi tanti tifosi. Ma qual è il segreto di Roger Federer, che domenica ha sfiorato la conquista del nono trionfo a Wimbledon, nel torneo tennistico per antonomasia? Il suo palmares parla chiaro: 20 vittorie nelle 31 finali Slam giocate, 12 delle quali proprio sull’erba londinese; secondo più anziano finalista nei quattro tornei maggiori dopo Rosewall; tennista più a lungo numero 1 del mondo, sia come totale di settimane in vetta al ranking mondiale Atp (310), sia per il totale di settimane consecutive, sia per l'età raggiunta detenendo il primato.

La dieta, sicuramente, ha un ruolo fondamentale nei suoi successi. Nessun regime "drastico", tuttavia: a differenza delle sfidante e vincitore di domenica Novak Djokovic non segue diete vegane. Fino ai 14 anni - scrive l’Agi - lo svizzero era sì “un po’ vegano”, evitando la carne per scelta; ma con il tempo ha imparato che bistecche e carboidrati sono utili per sopravvivere ai duri sforzi dello sport agonistico, insieme alla intelligente variazione dei cibi.

Ecco allora che Federer non disdegna, in piccoli dosi, biscotti, dolci e cioccolato ed è ghiotto di gelato: “Sono fortunato - ha ammesso - il metabolismo mi permette di non stare mai troppo attento. Mi autoregolamento, soprattutto in certi periodi particolari, durante i tornei, se sono infortunato o ho un calo di forze”.



Va da sé che gli spot pubblicitari con la pasta Barilla gli vengono naturali perché, per sua ammissione, adora la cucina italiana: due ore prima delle partite, da vent’anni, gusta sempre un piatto di pasta con sugo leggero. Frequenta molto i ristoranti giapponesi e indiani. E, in inverno, non si tira indietro davanti alla fonduta (latte, panna, formaggio e tuorlo d’uovo) e alla raclette svizzeri (formaggio fuso). Equilibra i carboidrati fra pranzo e cena, mangiando tantissima verdura e frutta. Ma non ha una dieta specifica.

La colazione? Waffle fatti in casa con una composta di frutta fresca, cereali, latte magro, succo di frutta e caffè. Il tutto condito da un po’ di aceto che aiuta a prevenire gli infortuni muscolari e aiuta l’alcalinità del corpo.

In allenamento e in partita c’è spazio per snack, barrette energetiche e anche molte banane, fonte di carboidrati e potassio, che hanno il pregio di entrare subito in "circolo" e si rivelano di facile digeribilità. Alcolici sì, anche se con moderazione. Perché, dice saggiamente, “cibo e bevande, sono fra le cose belle della vita, e voglio godermele”.

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