Ciliegie d'alta gamma, Rivoira: buona la prima

«Volumi contenuti ma qualità e prezzi soddisfacenti: è la strada giusta per il Piemonte»

Ciliegie d'alta gamma, Rivoira: buona la prima
Buona la prima: chiude con un bilancio positivo la campagna commerciale d’esordio delle ciliegie piemontesi d’alta gamma, progetto che ha nell’azienda Rivoira il fautore e investitore: “Abbiamo terminato la stagione una decina di giorni fa, i volumi erano contenuti ma le indicazioni ottenute sono confortanti, così come i prezzi, consoni all’elevata qualità”, spiega Marco Rivoira, amministratore delegato della Rivoira Giovanni e figli Spa. “Ci siamo presentati al mercato in modo convincente: i frutti hanno suscitato l’apprezzamento dei clienti, Esselunga compresa, e questo ci spinge a proseguire con convinzione su questa strada puntando su qualità, innovazione, tecnologia”. 



“Il Piemonte - aggiunge Rivoira (foto sopra) - ha una grande opportunità con le ciliegie: qui nasce un prodotto diverso da quello spagnolo e delle altre regioni italiane, c’è un terroir ideale che esprime prodotti dall’adeguato sapore, colore e croccatezza che potranno prestarsi anche all'export su lunghe destinazioni”. Il progetto è iniziato con la coltivazione di cultivar del gruppo Sweet, in sinergia con Salvi Vivai, in impianti ad alta densità, protetti con coperture anti insetto e anti-pioggia; ma in fase di test ci sono altre varietà, in tutto una quarantina.



In un periodo storico nel quale la competitività di pesche e nettarine sta venendo meno la coltura delle ciliegie, aggiunge l'imprenditore, va considerata anche come un modo per generare liquidità nelle aziende in un momento cruciale dell’anno: “La campagna finisce a luglio, a settembre i produttori possono disporre di nuovi flussi di cassa”. E proprio entro settembre Rivoira deciderà come ampliare la capacità di lavorazione in vista dell’atteso incremento produttivo 2020.

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