«Export, vi svelo il nostro progetto»

Urso (Coop Italy): «Obiettivo Europa, garantiamo controlli e competitività»

«Export, vi svelo il nostro progetto»
Una rete a livello europeo per commercializzare l'ortofrutta italiana nelle migliori piazze del Vecchio Continente, ma soprattutto per avere nei vari Paesi target un presidio sul posto, capace di controllare il prodotto fino allo scaffale del punto vendita.

"Il progetto di Coop Italy - spiega a Italiafruit News l'amministratore delegato della società, Andrea Urso - è partito lo scorso anno per rilanciare l'export ortofrutticolo italiano, che sta soffrendo. Cerchiamo produzioni di qualità italiane per poi proporle all'estero, garantendo ai clienti un prodotto fresco e controllato da un'azienda solida e strutturata; mentre ai fornitori assicuriamo la valorizzazione delle loro referenze su importanti piazze strategiche, su cui lavoriamo direttamente con i nostri collaboratori".



La sede amministrativa di Coop Italy è a Roma, mentre il quartier generale per le operazioni logistiche è a Grosseto. L'azienda ha poi una sede commerciale al Mercato di Verona, un hub per varie piattaforme europee; mentre per il Nord Europa il coordinamento è ora a Copenaghen, in Danimarca. "A breve - aggiunge Urso - saremo operativi anche in Svezia, con la nostra filiale di Stoccolma. L'anno prossimo, poi, ci sarà il secondo step del nostro progetto con l'apertura degli uffici in Germania, Inghilterra, Francia e Benelux, Spagna e Portogallo. Consolidata l'attività in Europa il passo successivo sarà aprire su Dubai per l'Oltremare".

Il progetto export così declinato è giovane, ma Coop Italy racchiude un'esperienza ventennale. "Nasciamo come distributori, abbiamo da sempre rappresentato una serie di cooperative ortofrutticole italiane che non si erano affacciate nei mercati europei... Da questa prima attività l'idea di Coop Italy - racconta l'imprenditore - Abbiamo poi aggregato produttori e inserito anche una produzione a marchio nostro: asparagi, mele, arance rosse, pesche, nettarine, albicocche, susine... Grazie a partner affidabili e selezionati con cui abbiamo avviato una sorta di joint venture, ci presentiamo nei mercati anche con l'ortofrutta a marchio, che richiama al Made in Italy di cui vogliamo essere interpreti e promotori".



Ma perché aprire tante sedi all'estero? "Al momento riforniamo catene e piattaforme distributive - spiega l'amministratore delegato di Coop Italy - Con una nostra presenza sul posto vogliamo sviluppare l'attività anche nel settore Horeca, in particolare la ristorazione collettiva; oppure negli appalti di fornitura delle istituzioni locali. Un altro segmento interessante è la fornitura di materia prima per gli operatori di IV Gamma. Il nostro obiettivo è di fidelizzare importanti produttori italiani e costruire joint venture per andare insieme sui mercati europei. Nel futuro, poi, ci possono essere anche azioni di cobranding: la nostra rete commerciale è a disposizione dei produttori che vogliono aggredire nuove piazze in maniera organica. In queste piazze ci piacerebbe rappresentare un'ampia fetta del Made in Italy ortofrutticolo".

Coop Italy, grazie alla sua rete commerciale, punta a saltare alcuni passaggi nella filiera, garantendo così un accesso ai mercati di riferimento più competitivo. "Mettiamo in condizione i nostri partner di avere un lavoro più dinamico e con il controllo del mercato da tutti i punti di vista: abbiamo figure specializzate che sul posto seguono la distribuzione e la vendita degli articoli nei vari negozi, persone che controllano tutti i passaggi fino al supermercato, in modo da avere informazioni di prima mano per poter migliorare sempre le forniture. Curiamo anche la logistica di consegna - conclude Andrea Urso - E nel Nord Europa abbiamo una distribuzione capillare".

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