«Pere, buone quotazioni per le prime Carmen»

Il punto con Amidei (OI Pera): «Le pezzature, come prevedevamo, sono più scarse del 2018»

«Pere, buone quotazioni per le prime Carmen»
E' l'unica varietà di pere che in Italia, grazie all'entrata in produzione di nuovi impianti, non subirà una contrazione dei volumi disponibili rispetto all'anno precedente. La Carmen, una delle cultivar estive più precoci, con la classica faccetta rossa e la forma allungata, ha fatto il suo esordio commerciale con buone quotazioni e un forte interesse da parte degli operatori.

La scorsa settimana, infatti, i frutti di provenienza nazionale con calibro più grosso sono stati esitati a punte massime di 1,8-2 euro il chilo sulle principali piazze all'ingrosso del Nord Italia. I prezzi, anche questa settimana, si mantengono buoni: al Mercato di Verona, ad esempio, i valori ieri sono oscillati da 1 euro (60-65 mm) a 1,50 euro (75-80mm).



"Per la Carmen italiana, disponibile in commercio da circa sette giorni, si registra un avvio di campagna positivo", conferma a Italiafruit News Gianni Amidei, presidente dell'Organizzazione interprofessionale (Oi) Pera. "Le quotazioni d'esordio sono soddisfacenti e allineate a ciò che ci aspettavamo. Ora ci sono buone prospettive per un ulteriore incremento dei prezzi per i calibri più grossi".

In questa stagione, così come previsto inizialmente dall'Oi, la raccolta di Carmen è caratterizzata da una pezzatura mediamente più scarsa rispetto alle ultime annate, quale conseguenza del grande caldo di giugno. Ma la qualità gustativa (sapore) ed estetica (colore e forma) rispetta pienamente gli standard classici. Le stesse condizioni si dovrebbero riscontrare per le varietà estive, a partire da "Santa Maria che - come evidenzia Amidei - si comincerà a raccogliere proprio in questi giorni, per poi essere commercializzata da lunedì prossimo".


Gianni Amidei 

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