Pomodoro siciliano, la svolta di Apofruit

Sul mercato, da settembre, cultivar dal sapore più deciso: le new entry

Pomodoro siciliano, la svolta di Apofruit
Cambio di rotta per il pomodoro siciliano "targato" Apofruit: la programmazione 2019/20 per l’areale che fa capo allo stabilimento di Donnalucata (Ragusa) presenta diverse novità nel comparto orticolo sia per il prodotto convenzionale che il biologico, mirate in prevalenza all'"oro rosso", coltivazione più significativa della zona. Cultivar di ultima generazione - puntualizza l’ultimo numero dell’house horgan aziendale - saranno protagoniste nella campagna dal prossimo settembre al luglio 2020 con riferimento a ciliegino, datterino e pomodoro a grappolo. 



La programmazione della cooperativa prevede, in particolare, la sostituzione di Creativo con varietà accomunate da un gusto più gradevole e più deciso “che - spiega il responsabile d’area Alfonso D’Aquila - vanno incontro alle richieste del consumatore che anche nei mesi invernali pretende un  sapore intenso”: spazio allora a Eletta, Fedele, 410 e Ciringuito.

Per lo stesso motivo, nel segmento datterino entrano in scena Miele e Joy, che si affiancano alle altre due tipologie più tradizionali, mentre sui pomodori a grappolo le new entry sono Cortesia e Senserno. Il paniere orticolo dell’areale siciliano che fa capo a Apofruit contempla anche il peperone Sweet Palermo, insieme a melanzane, zucchine e cetrioli. Sono circa 60mila i quintali di prodotto conferiti a Donnalucata, considerando anche fragole e piccoli frutti. 

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