Trischitta, il fallimento e la (parziale) rinascita

La storica catena ortofrutticola friulana chiude per la crisi, ma una newco salverà 10 Pdv

Trischitta, il fallimento e la (parziale) rinascita
Il fallimento, ma anche uno spiraglio per una parziale rinascita: Trischitta Srl, azienda friulana specializzata nel commercio di frutta e verdura, è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Pordenone che però ha contestualmente ordinato di continuare l’attività in alcuni negozi. Sono quelli che interessano alla newco scesa in campo per gestire il 50% delle attività messe in piedi nel 1987 dall’imprenditore Maurizio Trischitta in Friuli Venezia Giulia e Veneto. In ballo ci sono una ventina di punti vendita e svariati di posti di lavoro; oggi è prevista l’aggiudicazione di 10 store che stanno lavorando in esercizio provvisorio. Per altri 10, il destino sembra invece segnato.



La crisi dell'azienda, che proponeva frutta e verdura fresca cercando di coniugare qualità, velocità nel rispondere alle esigenze del consumatore e giusto prezzo, ha costretto Trischitta a chiudere i battenti ma la newco al cui interno compare anche un componente della famiglia, è pronta a subentrare con il nome di Anna Fruit. Acquisirà i punti vendita di Pordenone, Porcia, Maniago, Cordenons in via Giotto, Lignano, Chions, Codroipo, San Daniele, Lignano e Udine in viale Tricesimo. In questi negozi, che stanno ancora lavorando in esercizio provvisorio sarebbero riassorbiti 43 dipendenti. 



Non sembra invece esserci futuro per i punti vendita di via Sclavons a Cordenons, Sacile, Casarsa, Spilimbergo, San Donà di Piave, Udine in via Verona, Fagagna, Gemona, Prata e Trieste che non rientrano nei piani della nuova realtà. Il curatore fallimentare non è riuscito a venderli, nemmeno singolarmente. Nei giorni scorsi sindacati e Unindustria Pordenone si sono seduti al tavolo per discutere il destino della compagine: dati per persi i negozi scartati dalla newco - che davano lavoro a 30 persone - i sindacati mirano a salvare qualche posto in più. 

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