Dieci anni di Tera Seeds, nel futuro più peperone

Dieci anni di Tera Seeds, nel futuro più peperone
Compie 10 anni Tera Seeds, la società sementiera di Conserve Italia che nei giorni scorsi ha celebrato questa importante ricorrenza con un evento tenutosi nell’azienda agricola sperimentale di Cesena, alla presenza dei vertici del Gruppo e della cooperativa Agrintesa, che detiene una quota societaria.

Fondata nel 2009 e con sede a Gambettola (Forlì-Cesena), Tera Seeds oggi conta 23 dipendenti (tra fissi e stagionali) e un fatturato di 4,1 milioni di euro, con un centinaio di aziende servite sia in Italia che all’estero. Ed è proprio l’export ad aver registrato negli ultimi anni i maggiori trend di crescita, tanto da valere il 40% del fatturato con 50 clienti serviti in tutti i continenti.

“Tera Seeds è nata dalla volontà del sistema cooperativo di valorizzare l’esperienza di produzione di sementi già presente a Cesena, mettendola al servizio della nostra filiera agricola e in particolare dei soci produttori di Agrintesa e Conserve Italia – ha detto il presidente di Tera Seeds, Raffaele Drei - Oggi possiamo dire di aver vinto la sfida dell’inizio: quella di diventare una vera azienda sementiera 100% italiana, capace di confrontarsi sui mercati italiani, senza dimenticare la sua mission di fornire semi a Conserve Italia, che infatti oggi assorbe oltre il 20% della produzione”.

Tera Seeds

“Dieci anni fa abbiamo fondato Tera Seeds per chiudere il cerchio della nostra filiera agricola, così da poterla controllare dal seme fino alla tavola – ha aggiunto il presidente di Conserve Italia, Maurizio Gardini - Poter contare su una nostra azienda di sementi ci consente un miglioramento continuo della produzione e della selezione varietale, per un’agricoltura sempre più sostenibile e al passo con le esigenze dei consumatori che apprezzano sempre più i prodotti dei nostri marchi Valfrutta, Cirio, Yoga e Derby Blue”.

E’ toccato infine a Domenico Magnifico, direttore generale di Tera Seeds, fare il punto sulle attività svolte fino ad oggi dall’azienda e tracciare le prospettive future. “Negli ultimi anni abbiamo investito 1,2 milioni di euro per ammodernare il magazzino e le attrezzature presenti nella nostra sede di Gambettola, acquistando anche nuovi macchinari per la lavorazione del seme. Ammontano inoltre a 600.000 euro le risorse investite per le attività di breeding soprattutto nel pomodoro da industria, che ci hanno consentito di creare una filiera 100% italiana della ricerca. Nel futuro prevediamo di estendere le attività di breeding anche su altre tipologie di pomodoro e sul peperone, sia per l’industria che per il mercato del fresco, consapevoli che la sfida principale da vincere sarà quella di trovare varietà capaci di rispondere nel migliore dei modi ai grandi cambiamenti climatici in atto”.

Fonte: ufficio stampa Conserve Italia