Spagna, appello alla Gdo: non acquisti agrumi sudafricani

Le analisi confermano la presenza di sostanze vietate, gli agricoltori valenciani insorgono

Spagna, appello alla Gdo: non acquisti agrumi sudafricani
Ridurre al minimo, o meglio evitare, gli acquisti di agrumi dal Sudafrica e dai Paesi del Mercosur: è l’appello lanciato alle catene della Gdo che operano in Spagna da parte de “La Unio-Uniò de Lluradors”, principale organizzazione professionale agricola valenciana, dopo il ritrovamento di sostanze vietate su campioni analizzati nel Paese iberico.

Lo scorso aprile l’Associazione Valenciana di Consumatori e Utenti (Avacu) e la stessa La Unio avevano denunciato pubblicamente come i produttori di agrumi sudafricani potessero utilizzare nel loro Paese 62 sostanze attive vietate nell'Unione Europea, 13 delle quali definite “molto pericolose” per la salute umana dall'Oms; la conferma a queste dichiarazioni arriva ora dalle analisi effettuate in terra valenciana dai Dipartimenti della Sanità pubblica e dell’Agricoltura da cui emerge la presenza diffusa (fino a sette per frutto) di "pesticidi" attivi vietati nel Vecchio Continente.

Sulla base di queste risultanze, La Unio contatterà i vertici delle società protagoniste nel settore della grande distribuzione chiedendo di ponderare attentamente, e se possibile evitare, l’acquisto di agrumi importati dai Paesi terzi. "Una forma di sensibilità verso gli agricoltori, ma soprattutto i consumatori", la definisce l'organizzazione. Che nel frattempo torna a chiedere a Bruxelles di vietare l’importazione da nazioni in cui sia possibile utilizzare sostanze attive interdette in Europa, con particolare riferimento a quelle considerate altamente pericolose dall’Oms.

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