Il vertical farming «cittadino» al Tg1

Nel cuore di Milano un laboratorio che produce ortaggi di qualità e sogna un modello diffuso

Il vertical farming «cittadino» al Tg1
L’insalata “senza terra e senza sole” al Tg1: il telegiornale della rete ammiraglia Rai ha dedicato giovedì, nell'edizione delle 20, un servizio al vertical farming “cittadino”, sviluppato in un laboratorio nel cuore di Milano. “Il nostro futuro potrebbe essere così, con gli ortaggi a centimetro zero”, spiega la giornalista di Rai1 mentre l’imprenditore Pierluigi Giuliani, che due anni fa ha lanciato il progetto insieme a Benjamin Franchetti, avvalendosi di un team di agronomi internazionali provenienti da Londra e Singapore (un gruppo oggi composto da otto persone tra agronomi e ingegneri la cui età media è di 30 anni), ne ha decantato i benefici: “Un prodotto di ottima qualità, sano, senza pesticidi, né Ogm, con un risparmio idrico del 95%”. Quello che ne viene fuori, la conclusione del servizio del Tg1, è un’insalata croccante, che dà il meglio di sé "a crudo".



“Il vertical farming che stiamo sperimentando in Agricola Moderna - aveva spiegato Giuliani nella fase iniziale del progetto - ha un’idea di produzione costante, autonoma e fortemente replicabile: praticamente una volta capito il modello è un tipo di coltivazione che può essere riprodotta negli edifici urbani come capannoni, supermarket, grattacieli”. Insomma, per il futuro si può immaginare “un tessuto urbano dove ogni zona della città possa avere la propria azienda agricola indoor cui rifornirsi direttamente: una sorta di micro-farming di quartiere”. 



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