La coltivazione di ananas parla italiano con Celli

La coltivazione di ananas parla italiano con Celli
Lo sviluppo per Celli non conosce sosta: l’azienda italiana, leader da oltre 60 anni nella progettazione, realizzazione e distribuzione di macchine professionali per la lavorazione del terreno, si presenta infatti ad Agritechnica con tante novità che potranno essere ammirate dal 10 al 16 novembre prossimi nel suo spazio espositivo ad Hannover (Hall 12, Stand A30).

Tra queste, verrà presentata in anteprima mondiale Elettra, la nuova soluzione brevettata da Celli per le coltivazioni di ananas. Elettra si basa su un innovativo sistema a due rotori integrati, studiato per preparare il terreno ad una nuova coltivazione senza dover ricorrere a diserbanti contro parassiti e infestanti: il primo rotore sradica le piante (“arrancatura”), mentre il secondo è in grado di triturare finemente grandi masse. In un unico passaggio si effettuano così due operazioni diverse, consentendo un notevole risparmio di tempo (e risorse); inoltre questa lavorazione combinata evita la proliferazione di diversi parassiti, alcuni dei quali rappresentano un problema molto forte nei paesi dell’America centrale. Non a caso, Elettra è il frutto di anni di studi e di prove sul campo effettuate dai tecnici Celli in Costa Rica, in stretta collaborazione con le istituzioni locali.

Un’ulteriore soluzione brevettata da Celli, che verrà presentata ad Agritechnica, è pensata appositamente per le esigenze dei terreni coltivati a luppolo. La vetrina di Hannover sarà infatti la prima occasione per vedere la nuova versione della fresatrice Ergon 120 dotata di rullo anteriore: disponibile in differenti larghezze per meglio adattarsi alle interfile delle piantagioni di luppolo, il rullo è in grado di compattare il manto erboso prima del taglio, operazione che permette di evitare il ricorso a diserbanti chimici. Questa nuova macchina amplia così la gamma delle soluzioni meccaniche di Celli che, consentendo una lavorazione minimale del terreno e ottenendo naturalmente un effetto compost, si adattano perfettamente ai dettami dell’agricoltura biologica.

Lo stesso vale per la Tiger 190 Bio, anch’essa presente ad Agritechnica e già testata con successo in molti Paesi del Nord Europa (oltre alla stessa Germania, anche Francia, Scandinavia e Svizzera): una soluzione che, grazie a una serie di specifiche tecniche appositamente sviluppate (coppia di ruote anteriori gemellate, ventola con apertura maggiorata, rotore a 320 giri), consente di ottenere una regolazione estremamente precisa ed uniforme della profondità di taglio (da 3 a 9 cm). È infatti in questa fascia del terreno che, mixando la massa organica tagliata con la terra, si ottiene l'effetto compost, che prepara il suolo all’azione della seminatrice.

Infine, Celli “svelerà” in anteprima ad Agritechnica anche Evo, il progetto di upgrade della fresatrice pieghevole Super Tiger 360 P: nata dalle richieste del mercato australiano e neozelandese, questa nuova macchina è stata sviluppata per lavorare grandi estensioni con trattori di potenza sempre più elevata (450 HP). Proprio per questo, Evo garantisce maggiori prestazioni grazie a numerose migliorie introdotte a livello di geometrie e struttura (dal castello all’impianto idraulico, fino ai perni della barra livellatrice), anche tramite l’impiego di materiali di ultima generazione; inoltre, sempre nell’ottica della modularità che contraddistingue le ultime soluzioni Celli, può essere equipaggiata da baulatore, semplicemente sostituendolo ai rulli. Il progetto Evo abbraccerà poi anche la gamma degli erpici pieghevoli, a loro volta soggetti a implementazioni tecniche che ne miglioreranno le prestazioni.

Celli continua così ad ampliare una gamma di macchine professionali che già oggi è tra le più complete sul mercato (oltre 100 modelli di 10 tipologie differenti): soluzioni adatte a tutti i tipi di terreno e di coltivazione, oltre che capaci di soddisfare le esigenze di ogni cliente. Sono circa 70 i Paesi nei quali i macchinari Celli vengono distribuiti, tra novità tecniche oggi considerate dei veri e propri standard di mercato e brevetti registrati in questi anni ed esportati in tutto il mondo. La produzione si attesta sulle 4mila unità all’anno, tutte realizzate nello stabilimento italiano, mentre la presenza al di fuori dall’Italia è affidata ad una sede commerciale in Corea, che ne segue la distribuzione.

Fonte: ufficio stampa Celli