Pac, proposto il taglio di 370 milioni l'anno all'Italia

Pac, proposto il taglio di 370 milioni l'anno all'Italia
No al taglio di 370 milioni di euro l'anno di fondi europei all'agricoltura italiana a partire dal 2021, come proposto dalla Commissione Ue in base alle bozze di regolamenti transitori messi ieri sul tavolo di Parlamento e Consiglio per traghettare la Pac oltre il 2020". Lo ha ribadito ieri a Bruxelles Paolo De Castro, coordinatore S&D della commissione Agricoltura del Parlamento europeo.

"Ora che l'ammontare dei possibili tagli alla Pac e all'Italia è stato definito - sottolinea l'eurodeputato Pd - ricordo che il Parlamento europeo ha fin dall'inizio chiesto ai capi di Stato e di Governo di aprire i cordoni della borsa per garantire al bilancio comunitario l'1,3% del Pil dell'Europa, e non l'1,1% attualmente in discussione, e assolutamente insufficiente per affrontare le sfide che ci attendono".

"Per questo - prosegue De Castro - continueremo a batterci come Eurocamera affinché non ricada sugli agricoltori italiani e comunitari la miopia dei Governi europei. Ricordo - conclude il coordinatore S&D - che i nostri agricoltori sono da sempre in prima linea nella lotta al cambiamento climatico, e ambasciatori nel mondo del Made in Italy agroalimentare, settore portante della nostra economia". 

Sul tema è intervenuta ieri anche il ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, sottolineando che "i fondi per l’agricoltura europea non devono essere tagliati. È una premessa indispensabile, perché non deve essere il settore agricolo a pagare la Brexit. Già abbiamo avuto danni per un miliardo di euro dall’embargo russo e stiamo fronteggiando ora la questione dei dazi di Trump". 

"Nella riforma - ha precisato Bellanova - ci vuole più coraggio, per avvicinare l’Europa alle legittime aspettative degli agricoltori. Sul tema della convergenza esterna daremo battaglia, così come faremo a tutela della zootecnia e dell’agricoltura mediterranea. E serve più visione anche sulla questione innovazione. Se verrà confermato l’attuale impianto di proposta di riforma ci dovremo confrontare con la scrittura del Piano strategico nazionale. Dovrà essere un’opportunità da non perdere”.

Fonte: Ufficio stampa Paolo De Castro - Ufficio stampa Mipaaf