Pink Lady apre la campagna e pensa al bio

Ieri incontro Apofruit-Sft in Trentino, eventi di produttori e distributori sul territorio

Pink Lady apre la campagna e pensa al bio
Scatta domani la campagna di commercializzazione di Pink Lady e una serie di eventi, “di filiera” e non, ne accompagna il debutto sul mercato. Ieri mattina a Romagnano (Trento) si è svolto il Pink Lady day, giornata dedicata ai produttori (un centinaio i presenti) che ha puntato i riflettori soprattutto sul biologico. Ne hanno parlato Riccardo Forti, presidente di Sft e Ilenio Bastoni, direttore generale di Apofruit. Le premesse per la stagione sono buone, la qualità c’è; Pink Lady - ha sottolineato Bastoni - si basa su un modello economico solidale e sostenibile, radicato nei territori e creatore di ricchezza. Nei tre Paesi produttori, vale a dire Italia, Francia e Spagna, sono 5.300 gli ettari di frutteti Pink Lady e circa 10mila i posti di lavoro diretti e indiretti generati da una filiera che dal 1973, anno di nascita del progetto, vanta ora 2.600 produttori, 11 vivaisti e 15 distributori autorizzati in Europa.



In crescita i volumi: dalle poco più di 62mila tonnellate della stagione 2003/2004 si è passati alle 185mila tonnellate dell’ultima campagna (2018-2019), con il 78% circa della produzione europea esportata. La coltivazione della mela Pink Lady - ha annotato Bastoni - richiede un elevato livello di competenze tecniche; quando si tratta di accogliere nuovi frutticoltori viene data precedenza ai giovani agricoltori. E per favorire lo scambio di esperienze e know-how, i produttori e i centri di confezionamento certificati dispongono di un forum per la condivisione delle informazioni tecniche. Inoltre, vengono organizzate regolarmente riunioni tecniche. 

Solo una piccola parte della produzione continentale di Pink Lady, al momento, è biologica: attualmente “vale” circa il 2% dei frutteti.  Tuttavia, è stato sottolineato a Romagnano, i produttori di Pink Lady sono impegnati nella produzione responsabile che favorisce le soluzioni naturali di protezione dei frutteti. “Le nostre pratiche sono in costante evoluzione e includono pratiche utilizzate nell'agricoltura biologica”, ha aggiunto Bastoni. 



Per quanto riguarda gli altri appuntamenti, è in programma fino a venerdì la “Caccia al Tesoro nel Frutteto”, evento che l’Associazione Pink Lady Europe replica per il terzo anno consecutivo nei Paesi dove la mela è coltivata. In Italia l’iniziativa si rivolge ad istituzioni e amministratori locali, scuole primarie, enti professionali, fornitori, giornalisti, blogger e influencer. Tutti invitati a risolvere, in logica edutainment, 10 enigmi che portano a scoprire una realtà produttiva d’eccellenza, un modello sostenibile legato al territorio.


 
La terza edizione del Pink Lady Day fa da cornice ad un articolato programma di incontri con presentazioni, workshop, laboratori e conferenze, organizzati da altrettanti produttori-distributori Pink Lady Italia: ieri Salvi, nella sede dell’Azienda agricola Volpin Riccardo a Settepolesini di Bondeno (Ferrara), ha organizzato la visita guidata al frutteto con la presentazione del progetto biennale educativo denominato "Fort Fruit: l'avventura della mela" rivolto alle classi quinte delle Scuole primarie di Ferrara e Provincia (nelle due foto sopra), presente anche l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli; oggi Minguzzi, presso Agricola Punto Verde a Bagnacavallo (Ravenna) organizza la caccia al tesoro per gli alunni della quarta elementare della scuola di Alfonsine “G.Rodari”; domani sarà la volta dell’azienda Tagliani di Argenta che coinvolgerà in questa attività un gruppo di foodblogger e influencer. Nella stessa giornata andrà in scena ancora Apofruit, con una vera e propria lezione sul campo rivolta agli studenti dell’Istituto Agrario Garibaldi/Da Vinci di Cesena. Infine, venerdì è il turno di Granfrutta Zani, che all’azienda Agricola Giuseppe Sisti di Bagnacavallo (Ravenna) ospiterà i bambini della quinta elementare di Bagnacavallo; in contemporanea, la Cooperativa Agricola Cico di Tresigallo (Ferrara) organizza una giornata formativa all’Istituto Agricolo Superiore Navarra di Ferrara.

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