Meridi mette in vendita i discount siciliani Fortè

Meridi mette in vendita i discount siciliani Fortè
Continua il Risiko della Gdo. Sarebbero infatti in procinto di passare a un non meglio precisato ‘importante gruppo italiano, leader di mercato’ i 90 supermercati Fortè.
La catena fa capo alla società Meridi srl dell’imprenditore Antonino Pulvirenti, che è anche patron del Catania Calcio.

A riportare la notizia sono i giornali isolani, che hanno diffuso una nota della stessa Meridi, la quale precisa che “l'operazione è finalizzata al mantenimento dei livelli occupazionali (550 addetti), al riposizionamento di Fortè ed è inoltre funzionale alla proposizione di un accordo per la ristrutturazione della posizione debitoria".

Intervistato dal quotidiano ‘La Sicilia’, Pulvirenti ha dichiarato fra l’altro: “Per mesi abbiamo lavorato su questa grossa operazione e non sono certo io tipo da tirarmi indietro. Aggiungo di più: le trattative si sono prolungate per diverso tempo proprio perché non volevamo fare una fine amara e con conseguenze devastanti".

La catena – si legge su sul sito fortesuperfresco.it - nasce nel 1994 come format innovativo di distribuzione organizzata. Da subito, il grande successo ne ha determinato una diffusione e una presenza in tutto il territorio regionale siciliano, che già nel 2002 contava 60 punti vendita.

Una formula che ha incontrato i bisogni e le esigenze di tantissime famiglie, non solo al centro delle principali città, ma anche e soprattutto nei quartieri periferici, nei piccoli paesi e nelle località di villeggiatura, portando il risparmio e la convenienza sotto casa.

Nel tempo, la formula “hard discount” si è ammorbidita e, sebbene il nome sia rimasto invariato, oggi nei punti vendita Fortè è presente un reparto servito di salumeria e un reparto macelleria, per rispondere alle esigenze di servizio dei clienti.

Meridi srl, proprietaria del brand, dispone di un proprio centro di distribuzione nel territorio e di una società logistica: la catena raggiunge oggi i novanta punti vendita dislocati lungo le nove province siciliane.

Fonte: Distribuzionemoderna.info