Vento e pioggia sferzano l'ortofrutta

Danni soprattutto al Sud. Situazione critica nel Metapontino: le foto

Vento e pioggia sferzano l'ortofrutta
Campi sott'acqua. Danni alle coltivazioni e timori per i prossimi giorni, visto che le previsioni meteo non sono affatto clementi. Il Sud Italia è stato colpito da un'ondata di maltempo che sta creando problemi soprattutto alle produzioni ortofrutticole di Basilicata, Puglia e Sicilia. Piogge copiose e venti forti hanno causato danni alle colture e alle strutture aziendali.

Uno dei territori travolto dalla perturbazione è il Metapontino. E' allarme rosso per le fragole e per gli ortaggi: serre divelte da una tromba d'aria e campagne allagate.
“Il comparto agricolo del Metapontino è stato piegato dal vento e dalla pioggia, danni ingenti alle strutture e alle produzioni. E’ necessario procedere in tempi strettissimi alla rendicontazione dei danni e predisporre tutti gli atti amministrativi necessari, tanto a livello periferico quanto a livello governativo, per adottare le misure necessarie a sostegno del settore”, così Andrea Badursi, direttore generale dell’Organizzazione di produttori Asso Fruit Italia di Scanzano Jonico. “Impianti interi sono stati abbattuti dal vento, rase al suolo le serre che ospitano frutta e ortaggi. Il duro colpo inferto al cuore produttivo della Basilicata avrà ripercussioni forti perché dalle prime stime possibili è evidente che ad essere pregiudicato è il futuro produttivo di interi lotti che accolgono produzioni molto pregiate e rappresentative dell’area, come le fragole. Ma anche gli agrumi che in questa fase sono in produzione”.



“E’ un susseguirsi di contatti con le aziende del Materano e del Metapontino che esprimono forte preoccupazione per le forti piogge che si stanno scatenando in Basilicata. Preoccupazione viene espressa – afferma il presidente di Confagricoltura Basilicata, Francesco Battifarano – per i raccolti soprattutto nell’agro del metapontino oltre a quanto si è verificato a Matera. Oltre ai disagi nei campi causati da crolli di serre e dall’abbattimento di alberi dovuti alla violenza del vento, danni si registrano alle coltivazione di fragole del Metapontino oltre che a strutture come capannoni e fabbricati rurali nella zona a mare di Policoro".

L'Ufficio di presidenza di Cia Basilicata chiede alla Regione l'avvio delle procedure per la decretazione relativa alla delimitazione dei territori colpiti e di "attuare la massima assistenza in questa fase di grave emergenza per rispondere in maniera tempestiva alle esigenze più gravi. In questa fase è necessario mettere in sicurezza agricoltori e famiglie e recuperare attrezzature, mezzi agricoli, tutto quanto è possibile".

Anche in Sicilia la situazione è critica, come conferma a Italiafruit News Alessandro Passanisi, presidente di Coldiretti Catania: da una parte il forte vento che spazza gli agrumeti, dall'altra le incessanti piogge che da due giorni stanno mettendo a dura prova la regimentazione delle acque. E così, proprio come lo scorso anno, canali e torrenti rompono gli argini e le coltivazioni si trovano sommerse da acqua e fango.



In Puglia il maltempo ha toccato la provincia di Taranto e di Bari. Anche gli ulivi sono finiti sott'acqua, come testimoniano queste immagini rilanciate sui social dalla Cia.

Allerta rossa anche in Calabria, dove sulla costa jonica - segnala Coldiretti - agrumeti e campi di ortaggi risultano allagati. Anche in provincia di Latina si segnalano danni all'agricoltura.

“Sto seguendo con grande apprensione le notizie sul maltempo che arrivano dalle regioni meridionali. Leggo di coltivazioni distrutte, di danni ingenti nel Metapontino, dei Sassi e del Centro storico di Matera letteralmente invasi dall’acqua e sono vicina alle popolazioni, alle imprese, alle istituzioni locali, ai Vigili del Fuoco e alla Protezione civile che in queste ore si trovano a fronteggiare l’emergenza", così il ministro dell'Agricoltura, Teresa Bellanova. "Ho già chiesto ai miei uffici di mettersi in contatto con le istituzioni regionali e a loro rinnovo la nostra disponibilità e collaborazione nella fase di stima dei danni al settore agricolo e di attivazione dei necessari strumenti di intervento. Ancora una volta verifichiamo la fragilità dei nostri patrimoni territoriali, urbani, storici, e quanto sia urgente intervenire con forza, a tutti i livelli e chiamando a raccolta competenze e saperi, perché il contrasto al dissesto idrogeologico si realizza soltanto attraverso una gestione attiva e sostenibile del territorio, come quella, tra le altre, che può essere assicurata dall’impresa agricola”.

(Ha collaborato Maria Ida Settembrino)
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