Pere italiane in Cina, le novità

Pere italiane in Cina, le novità
La seconda giornata del World Pear Forum 2019 è stata dedicata alle ‘Prospettive commerciali e nuove opportunità di mercato. Cso Italy, in qualità di organizzatore del convegno, ha portato all’attenzione del pubblico in sala tre interessanti spunti di riflessione: il primo rispetto all’andamento della campagna pericola, il secondo relativo alla percezione del frutto da parte del consumatore e infine ha messo l’attenzione sulle possibili sfide e opportunità nei mercati terzi, con un interessante  focus sulla Cina.
Proprio il ‘tema Cina’ ha destato maggior curiosità in platea, grazie alla notizia di questi giorni relativa alla richiesta di visita ispettiva da parte delle autorità cinesi durante la raccolta.
“Questa visita rappresenta un ulteriore tassello indispensabile nella fase di negoziazione che ci fa concretamente sperare in una conclusione del protocollo in tempi ragionevoli - afferma Simona Rubbi responsabile relazioni internazionali - La necessità di esportare in mercati terzi e uscire da una Europa ormai satura di prodotto è una priorità. Ad oggi l’Italia è prevalentemente concentrata sul mercato intra-europeo, basti pensare che appena l’8% dei volumi di export di pere valica i confini dell'Ue. Prima dell’embargo russo, i nostri due principali competitors – Belgio ed Olanda – esportavano nel mercato russo gran parte delle loro produzioni; oggi sul mercato europeo si stima che abbiamo circa 220mila tonnellate di pere in più.  Una situazione non più sostenibile che come Cso Italy stiamo affrontando cercando di aprire nuove opportunità ai produttori - continua Simona Rubbi - Ad oggi stiamo lavorando su diversi Paesi come il Messico (dove stiamo portando avanti un dossier congiunto di mele e pere), il Sud Africa, gli Stati Uniti, Taiwan (attualmente precluso alle pere europee), Vietnam e, appunto, Cina come dossier di punta”.

Fonte: Cso Italy