La classifica dei brand al top nel bio

Marca del distributore e primi cinque produttori valgono oltre il 50% del mercato

La classifica dei brand al top nel bio
Nel biologico la marca del distributore e quella dei primi cinque produttori detengono oltre il 50% delle quote di mercato con la Mdd, leader assoluta, in continua ascesa: lo evidenziano i dati Iri sul largo consumo confezionato - relativi a Ipermercati, Supermercati, Libero servizio - presentati nei giorni scorsi a Bologna. Nel 2019 (anno terminante a settembre) la Mdd è accreditata del 42,7% totale, in sensibile crescita rispetto al 41,3% dello scorso anno e al 40,1% di due anni fa; al secondo posto si conferma Rigoni, con il 5,4%, in costante calo dal 2015 a oggi, quindi Alce Nero, al 3,3% (-0,1% sul 2018), Granarolo con il 2,2% (era l’1,9% nel 2018), Fiorentini Alimentari, specializzato in oli, con l’1,7% (+0,1%) e infine, al sesto posto, un altro nome noto del settore ortofrutticolo, quello di Noberasco (1,3%, lo 0,3% in meno dell’anno precedente).



Nell'anno terminante a giugno 2019, secondo i dati Nielsen, le vendite di verdura biologica nella Gdo italiana sono aumentate del 5% (con i prodotti confezionati che segnano un +13,2%), la frutta secca dello 0,5%, mentre la frutta fresca perde l'1,7% (anche se la frutta confezionata aumenta del 6,2%).

La spesa per i prodotti alimentari biologici ha sfiorato i 2,5 miliardi di euro nel 2018 - secondo quanto elaborato da Ismea - raggiungendo una quota del 3% sul valore complessivo dell'agroalimentare. Anche i primi sei mesi del 2019 indicano un'ulteriore crescita degli acquisti nel canale domestico dell'1,5%. Negli ultimi 10 anni la Gdo ha visto aumentare le vendite di prodotti agroalimentari bio del 217%

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