La «gamma zero» di Agricooltur

Zero chilometri e residui alla base del sistema aeroponico della startup torinese

La «gamma zero» di Agricooltur
Ortaggi coltivati senza terra e che arrivano intatti e freschi al consumatore. E’ il progetto di Agricooltur, startup torinese innovativa che ha sviluppato un sistema prototipale per la coltivazione di ortaggi in aeroponica su apposite piastre preseminate.
“Il nostro progetto si può definire di ‘gamma zero’ – spiega Bartolomeò Divià, uno dei soci fondatori della startup – perché è a zero chilometri e a zero residuo: i nostri prodotti arrivano in vendita al consumatore senza esser stati recisi e mantenendo così un incredibile standard di freschezza, oltre a non produrre rifiuti di alcun tipo”. 

I sistemi di Agricooltur nella Gdo

Un funzionamento green
“Il nostro sistema si basa su una produzione aeroponica – continua Divià – che significa che le nostre piante crescono in queste piattaforme senza terra e ricevendo nutrimento per via aerea, tramite una soluzione acquosa nebulizzata. Tutte le strutture sono assemblate direttamente nella sede della start up e, dopo la loro realizzazione non vengono più smontate, neanche nella fase del trasporto, proprio per garantire un’assoluta freschezza dei prodotti fino alla vendita. Anche la logistica dei trasporti rispecchia i più moderni standard ecosostenibili grazie all’utilizzo di mezzi a metano su cui appare il messaggio ‘Attenzione, trasportiamo ortaggi’. Per quanto riguarda le dimensioni, si parte dal modulo standard alto 180 cm per 75 di lunghezza e 40 di profondità, a cui si aggiungono numerose soluzioni modulabili. A seconda delle dimensioni, la produzione va dalle 36 alle 150 piantine”.


I sistemi di Agricooltur nella ristorazione

La diffusione stratificata
Disponibile in diverse tipologie, le strutture di Agricooltur sono diffuse nei canali della grande distribuzione, dei retail ed anche nei ristoranti.
“Il gradimento più alto ci arriva proprio dai ristoranti – continua il fondatore della startup – perché gli chef si ritrovano un vero e proprio orto a disposizione nelle loro cucine. E l’ottica è perfettamente sostenibile perché, dopo aver utilizzato tutte le piante, i supporti ci vengono restituiti per ottenerne altri con nuove piante. Per quanto riguarda la vendita nella Gdo e nel retail, è lo stesso cliente che raccoglie il prodotto e lo inserisce in un bicchiere di carta. Non essendo prodotti recisi, la shelf life si allunga di conseguenza, garantendo una conservazione che va dai tre agli otto giorni, fino ai dieci giorni del basilico. Nonostante siamo ancora in una fase di test di mercato, le nostre strutture sono presenti in circa otto punti vendita torinesi, dall’Auchan in Corso Romania alla Crai in via Andrea Doria ed anche in alcuni negozi di quartiere come gastronomie e ristoranti.


I sistemi di Agricooltur in una scuola di cucina

Referenze al passo con i consumatori moderni
La gamma di prodotti offerta da Agricooltur propone sia ortaggi come insalata gentilina e foglie di quercia, ravanello, cavolo rosso, porro, cipolla di Tropea, lenticchie, crescione ma anche un’ assortita produzione di erbe aromatiche come timo, timo limonato, basilico, basilico rosso e greco, basilico al limone o all’anice e menta piperita.
“Siamo molto attenti alle richieste dei clienti - sottolinea Divià - ed è in base alle loro preferenze che moduliamo le nostre scelte produttive. Per esempio, ultimamente stiamo puntando molto sui microortaggi: se fino a poco tempo fa erano considerati solo un ornamento, ora sono apprezzatissimi per il loro elevatissimo potere nutrizionale. I microortaggi crescono in un periodo di tempo brevissimo, dai cinque agli otto giorni e, grazie al loro apporto di vitamine, rappresentano dei veri e propri integratori alimentari. Tra le nostre novità anche una linea di fiori eduli”.


I microortaggi dei sistemi Agricooltur

Il valore della comunicazione
“Per ora l’idea sembra apprezzata - commenta lo startupper - e chi inizia ad utilizzare le nostre piante, diventa poi un cliente affezionato. Però allo stesso tempo c’è anche chi pensa che offriamo prodotti da orto e a questo punto capiamo di dover lavorare ancora molto sulla comunicazione. Al momento non abbiamo investito molto nel marketing perché abbiamo preferito sviluppare la nostra capacità produttiva ma oggi che abbiamo saturato la produzione, possiamo affermare di avere diversi progetti per il futuro. Per esempio, realizzeremo un nuovo sito produttivo con l’intenzione di produrre dai 380mila ai 590mila prodotti annui mentre i trasporti diventeranno ancora più green, grazie a nuovi mezzi elettrici”.
E nel futuro di Agricooltur un ruolo di primaria importanza sarà affidato anche ai consumatori. “Vogliamo dare ai clienti la possibilità di diventare in prima persona coltivatori aeroponici – afferma Divià – e grazie alla installazione delle nostre piattaforme direttamente nei punti vendita, sarà lo stesso utente finale a gestire la sua pianta e ad utilizzarla non appena pronta. Un’attenzione particolare sarà poi riservata ai bambini con piattaforme studiate ad hoc: passa da qui il nostro messaggio di agricoltura sostenibile per le nuove generazioni".


I sistemi di Agricooltur nella Gdo

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