Il bilancio di Lavaredo, il nuovo cavolfiore Seminis

Il bilancio di Lavaredo, il nuovo cavolfiore Seminis
In Puglia è tempo di “Lavaredo”, il nuovo cavolfiore che Seminis® ha introdotto quest’anno nel segmento 100-110 gg e alcuni produttori della zona fanno il punto sulle caratteristiche di questa brassica.


Raffaele Miano

Il primo è Raffaele Miano dell’azienda agricola F.lli Miano Raffaele e Maurizio di Agro di Lucera (Foggia), che coltiva 50 ettari di cavolfiori per poi commercializzarli tramite Ortofrutticola Cirillo (Pompei).  
“Lavaredo è un ottima varietà inserita quest’anno nei nostri programmi di cavolfiore - sostengono i fratelli Miano - e di cui siamo venuti a conoscenza grazie all’attività del sales promoter della zona, Alessandra Andreano, che l’anno scorso ci ha portato su una prova ubicata in zona. Lavaredo ha un ottima pezzatura che ci permette di fare i sei pezzi, cosa che in questo periodo è molto difficile da realizzare. Inoltre il corimbo è ben chiuso, bianco e pesante. Non abbiamo avuto problemi di malattie e grazie alla contemporaneità di maturazione siamo riusciti a raccoglierlo in poche passate”.


Rocco Carchia
 
Anche Rocco Carchia dell’omonima azienda agricola ubicata a Borgo Libertà (Cerignola) pensa che Lavaredo sia un ottimo prodotto: “Lavaredo è una pianta sana, con un corimbo ben coperto e una perfetta chiusura del fondo. Inoltre ha rispettato giorni del suo ciclo che quest’anno, con il caldo anomalo dell’autunno, per molte varietà di cavolfiori è stato difficile rispettare".  

Dello stesso parere positivo anche Nicola Lombradi (foto in apertura), che coltiva circa 30 ettari di cavolfiore in biologico in agro di Serracapriola (Foggia). Il cavolfiore prodotto viene destinato principalmente all’industria della surgelazione, al consorzio dei coltivatori ortofrutticolo Valli delle Marche Covalm.
“Oggi ho iniziato la raccolta di Lavaredo trapiantato il 23 agosto - spiega Nicola Lombardi - sono molto soddisfatto della precisione del ciclo, della qualità del corimbo (bianchissimo) e sopratutto del peso medio dei corimbi che si aggira intorno ad i 2 chilogrammi, fattore importantissimo che mi permette di avere una produzione lorda vendibile soddisfacente. Avevo già visto con Claudio Di Carlo (sales promoter Seminis® n.d.r.) alcune prove della stagione precedente e devo dire che le mie aspettative sono state ampiamente soddisfatte. Ottima la copertura e la compattezza del corimbo che mi permette una raccolta di qualità e, se necessario, di aspettare che le teste raggiungano il peso desiderato". 

Fonte: Ufficio stampa Seminis