Conad, un 2019 di segni più

A un passo da Coop con il 13,3% della quota di mercato. Su fatturato, produttività, Mdd

Conad, un 2019 di segni più
Conad chiude l’anno più importante della sua storia recente, quello dell’acquisizione di Auchan, con un fatturato di 14,3 miliardi di euro e una crescita del 5,9%, per un incremento di 800 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Dati significativi, quelli presentati ieri a Milano, che fanno di Conad il retailer con la miglior performance, tanto da sfiorare l’aggancio al leader di mercato Coop (attestato al 13,4%), in virtù di una quota del 13,3% (0,4 punti percentuali in più rispetto al 2018 e 3,8% in più sul 2009). Evidenziata, in conferenza stampa, la ripresa dei consumi alimentari (+1,8%), dato che inverte il trend decrescente dello scorso anno e traina i fatturati della distribuzione. 



I punti di vendita sono complessivamente 3.651 con un incremento di 118 negozi rispetto al 2018 e frutto anche dell’integrazione dei primi 66 dalla rete Auchan. La produttività a metro quadro arriva a 6.660 euro rispetto a 6.510 euro dello scorso anno, superiore ai 5.740 euro della media di mercato, con una superficie media di 666 metri quadri. I valori della prossimità e vicinato fanno da guida alla definizione del nuovo format Spazio Conad che andrà gradualmente a rimodulare e ammodernare le grandi superfici di vendita dai 4mila metri quadri in su e a intercettare i cambiamenti delle abitudini di acquisto dei clienti. 

Il patrimonio netto, nel 2019, si è attestato a 2,6 miliardi di euro (+4% rispetto al 2018) e consente di affrontare con la necessaria solidità economica il piano degli investimenti 2019-2021: 1,2 miliardi di euro complessivi, di cui 482 milioni stanziati per il 2020 finalizzati a interventi sulla rete di vendita, a processi di innovazione. L’integrazione della rete Auchan porterà anche a incrementare ulteriormente la presenza del prodotto locale e l’italianità a cui oggi concorrono 6.991 fornitori per un giro d’affari di 6,3 miliardi di euro.



L’azienda ha consolidato la leadership nei supermercati con una quota del 22,8% (22,4% nel 2018) e quella di mercato in Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Calabria e Sardegna – dove è leader –, oltre a Emilia-Romagna, Marche, Campania, Sicilia e Toscana. Conad è presente con 515 punti di vendita, che corrisponde al 14% della rete, in comuni con meno di 5 mila abitanti in cui  - è stato detto a Milano - sta svolgendo un ruolo di vicinato

La marca Conad registra un fatturato di quasi 4 miliardi di euro (500 milioni in più rispetto allo scorso anno) con un progresso dell’8%: ha raggiunto una quota di mercato del 30,3% contro una media di mercato dell’Mdd del 20,8%. 

A questo risultato concorre anche l’efficacia delle promozioni, che hanno permesso di generare oltre 736 milioni di euro di risparmio (in aumento di 19 milioni) per i clienti. Segnalata l’iniziativa Bassi&Fissi dedicata interamente ai prodotti a marchio Conad – 520 prodotti di 95 categorie di consumo a prezzi ribassati stabilmente del 26% – che ha generato un risparmio annuo medio per famiglia di 1.441 euro.



“I risultati conseguiti sono il frutto del modello imprenditoriale in cui a fare la differenza sono i nostri soci imprenditori, la nostra marca e la capacità di investire nell’innovazione”, ha annotato l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese (foto sopra). “Per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori abbiamo avviato un progetto di riorganizzazione e concentrazione del nostro gruppo: da ottobre è operativa Conad Nord Ovest e da gennaio sarà la cooperativa che riunisce Pac 2000A e Conad Sicilia”.

“I dati della crescita sono da associare anche alla nostra marca commerciale, basata sul valore dell’italianità dei prodotti per rispondere ai bisogni di qualità, sicurezza e convenienza dei clienti, oltre che alla costante domanda di sostenibilità economica, ambientale e sociale di quanto è portato in tavola, il commento del direttore generale di Conad Francesco Avanzini. "L’attenzione ai fenomeni di nicchia e alla polarizzazione del mercato è determinante e va di pari passo con la realizzazione di un’offerta in grado di intercettare nuovi modelli di consumo e le esigenze dei clienti legate ai trend sul benessere”.

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