Ortaggi pugliesi, momento no

Futuragri: il freddo ha contratto la produzione, si teme la siccità

Ortaggi pugliesi, momento no
Non è un buon momento per gli ortaggi pugliesi: il freddo sopraggiunto a cavallo tra fine 2019 e inizio 2020 ha contratto la produzione “ma a preoccupare - spiega Giuseppe De Filippo, responsabile commerciale di Futuragri - è soprattutto il fatto che non sta piovendo”. Si teme la siccità, dunque, mentre i prezzi vengono definiti “dignitosi”. Dodici mesi fa, in questo periodo, la Puglia era alle prese con un freddo polare che aveva paralizzato produzione e commercializzazione. La situazione, a distanza di un anno, non è cambiata di molto.


Giuseppe De Filippo

Futuragri commercializza cavolfiori da ottobre a maggio in diverse varietà (compresi baby e colorati) e immette inoltre sul mercato spinaci, cime di rapa, sedani e broccoli - da settembre a giugno confezionati con filmato, “skin” ma anche peso-prezzato - che nel paniere aziendale inseguono idealmente gli asparagi, punta di diamante della società che ha sede a Foggia. 

Coldiretti Puglia nei giorni scorsi ha intanto analizzato gli ultimi dati Istat arrivando alla conclusione che gli agricoltori si vedono pagare l'ortofrutta oltre il 30% in meno rispetto allo scorso anno, al di sotto dei costi di produzione. Motivo: “le distorsioni lungo la filiera e le importazioni selvagge di prodotto straniero di bassa qualità spacciato per italiano che invade il mercato provocando pesanti squilibri”. "Per ogni euro di spesa in prodotti agroalimentari freschi come frutta e verdura - afferma la Coldiretti regionale - solo 22 centesimi arrivano al produttore agricolo”.  

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