«Coronavirus, niente speculazioni sui prezzi»

Bellanova scrive al premier Conte: non penalizzare l'ortofrutta

«Coronavirus, niente speculazioni sui prezzi»
L'impatto del coronavirus sull'economia italiana sta penalizzando anche l'agricoltura, ortofrutta compresa, soprattutto per la reazione dei Paesi esteri: catene della Gdo che chiedono garanzie, manodopera straniera che fatica ad arrivare in Italia, ripercussioni sulla logistica. Lo scrive la titolare del Mipaaf, Teresa Bellanova, in una lettera inviata al premier Giuseppe Conte e al ministro della Salute Roberto Speranza per segnalare le "esigenze indifferibili emerse dal confronto con le rappresentanze della filiera agricola e agroalimentare, con i sindacati dei lavoratori e con gli assessorati regionali all'agricoltura".

"Le reazioni di alcuni Paesi europei, con la minaccia di blocco alle frontiere delle persone provenienti dall'Italia, stanno spingendo la manodopera, anche stagionale, estera a rientrare nei Paesi di provenienza penalizzando le nostra aziende - mette nero su bianco Bellanova - C'è poi la presa di posizione di alcune catene della Grande distribuzione europea, le quali chiedono garanzie sulla sicurezza degli alimenti provenienti dal nostro Paese e la speculazione sui prezzi degli alimenti provenienti dal nostro Paese. La logistica e i trasporti oltre la frontiera stanno generando grande insicurezza per alcuni produttivi, ortofrutta in particolare, a causa del comportamento delle autorità dei Paesi confinanti dell'Italia".

Bellanova ha istituito una task force al Mipaaf (clicca qui per leggere la notizia) e sta lavorando per "scongiurare il blocco delle esportazioni di prodotti italiani. Si tratta di pratiche sleali che vanno condannate e devono essere immediatamente fermate: non sono legittime e tollerabili richieste di certificazione aggiuntive per i prodotti italiani, poiché non sussistono rischi di trasmissione del virus attraverso gli alimenti e gli imballaggi".

La Ministra dell'Agricoltura ritiene necessario un Decreto che preveda specifiche misure per il settore agricolo. Proprio ieri alla Camera ha dato l'ok alla conversione in legge del decreto approvato dal Consiglio dei ministri domenica scorsa con le "misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19", mentre domani è atteso un altro Cdm dove si potrebbe parlare anche delle misure da mettere in campo per il sostegno alle imprese.



Bellanova suggerisce di chiarire che i mercati alimentari, compresi quelli per la vendita diretta degli agricoltori, non rientrino nel novero delle attività da bloccare; di specificare le attività essenziali riferite al settore agricolo attraverso una corretta informazione e deroghe sulla movimentazione (come ad esempio per gli ortaggi deperibili).

Sul fronte più squisitamente economico, nella lettera di Teresa Bellanova vengono richiesti "strumenti di tutela del reddito delle imprese agricole e agroalimentari (sospensione delle rate dei mutui, sospensione del pagamento dei contributi, ulteriori benefici fiscali) e una prima dotazione per il ristoro dei danni subiti dalle aziende. Vanno inoltre introdotti strumenti a difesa dei lavoratori della filiera agricola e agroalimentare e delle imprese e professionisti a vario titolo colpiti dalle misure di contenimento, come gli enti fieristici che annullano un evento o gli espositori che abbiano già pagato la propria quota ma la cui partecipazione sia impedita da provvedimenti legati al contenimento del coronavirus". Tutte misure specifiche per il settore agricolo da inserire nel nuovo Dpcm in corso di definizione.

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