Nocciolo, si conclude una fioritura eccezionale

Valentini (Assofrutti): «L’allegagione inizierà a fine mese. Temiamo ritorni di freddo»

Nocciolo, si conclude una fioritura eccezionale
In tutta Italia i noccioleti hanno ormai terminato la loro fioritura e si è quindi aperta la fase decisiva per lo sviluppo embrionale dei frutti. 

Nella Tuscia (Lazio), tra le più importanti zone di produzione corilicola del nostro Paese, l’allegagione del nocciolo dovrebbe avvenire tra fine marzo e fine aprile, a seconda delle varietà e delle temperature che si registreranno nelle prossime settimane. E’ quanto spiega a Italiafruit News Benedetto Valentini, responsabile tecnico dell’Assofrutti, tra le principali Organizzazioni di produttori di nocciole del Viterbese.
 
“Le piante di nocciola Tonda Gentile e Giffoni nel nostro territorio sono già sfiorite da lungo tempo. L’unica cultivar che deve ancora ultimare la fioritura è la Romana, ma siamo proprio alle battute finali: soltanto l’1-2% dei fiori deve ancora sfiorire”, sottolinea il tecnico.     



“I prossimi due mesi saranno determinanti per capire che tipo di produzione avremo dal punto di vista sia quantitativo sia qualitativo. Abbiamo assistito, quest’anno, a una fioritura abbondante, forse da record, considerando anche la scarsa produzione del 2019. E ciò vale non solo per il Lazio, ma anche per la Campania e il Piemonte”.

Ora c’è timore soprattutto per i ritorni di freddo che potrebbero compromettere l’allegagione, come già successo nella Tuscia nelle scorse tre annate. “Nei giorni scorsi, le temperature minime notturne sono scese fino a diversi gradi sottozero. In questo momento, però, le gemme sono tutte chiuse e il gelo non può quindi produrre conseguenze”, precisa Valentini. Tra qualche settimana sarà tutto diverso. “Il periodo più delicato va da fine marzo a fine aprile. Speriamo che almeno quest’anno non succeda niente di grave”.

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