Pomodoro Mutti, una crescita galoppante

Incrementi a doppia cifra per le vendite. Bene l'Italia, estero trainante

Pomodoro Mutti, una crescita galoppante
"Stiamo galoppando". Così Francesco Mutti parla della crescita della sua azienda: il pomodoro trasformato dal gruppo emiliano ha chiuso un 2019 da incorniciare: le vendite hanno raggiunto 378 milioni, con un incremento dell'11,5% rispetto all'anno precedente. Il mercato italiano è cresciuto del 6% mentro quello estero di quasi il 20%. E l'amministratore delegato - come ha spiegato nei giorni scorsi in un'intervista al quotidiano economico ItaliaOggi - prevede una crescita annua dei ricavi del 10% fino al 2022.

Mutti, ospite all'ultima edizione dello Speciale Frutta&Verdura di Italiafruit News e Mark Up, continuerà a spingere sui mercati esteri e sul proprio brand. Nei derivati del pomodoro l'azienda detiene, secondo i dati Iri, una quota a valore del 30,9% e ha registrato una crescita omogenea su polpe, passate, pelati e concentrati di pomodoro.



Se il mercato italiano è stabile, oltre confine le cose vanno meglio. "In Europa, eccetto l'Italia, il mercato dei derivati del pomodoro è in forte crescita: tra il +5 e il +10% - ha detto l'imprenditore a ItaliaOggi - La nostra marca si è confermata leader in sette paesi: Italia, Francia, Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca e Slovenia. In Germania il mercato è balzato dell'8,8%, grazie anche al nostro +68% di sell out. I massicci investimenti in comunicazione e digital hanno funzionato. Ora siamo il secondo player". 


E sulle pratiche commerciali sleali Mutti, che è anche presidente di Centromarca, chiosa: "Come Centromarca reputiamo che ciò che è unfair è unfair, a prescindere dalla dimensione e dall'identità del soggetto".

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