«Vespa samurai, si rischia l'effetto boomerang»

Cera (Accademia Georgofili e Maap): tempi di sperimentazione insufficienti

«Vespa samurai, si rischia l'effetto boomerang»
Presto inizieranno i lanci di vespa samurai per contrastare la cimice asiatica, ma c’è chi è scettico: “Capisco il pressing delle categorie e tuttavia temo che il tempo di sperimentazione nell’introduzione di popolazione non autoctona nei nostri ambienti non sia stato sufficiente e possa avere imprevedibili conseguenze”, sottolinea Francesco Cera, direttore generale del Mercato agroalimentare di Padova e accademico corrispondente dei Georgofili. “Si tratta - aggiunge - di una misura non priva di rischi: se va male, le conseguenze sugli equilibri biologici naturali possono essere nefaste. Spero di sbagliarmi; in ogni caso  per avere una risposta serviranno anni”. 



Cera ricorre a una frase latina per esprimere meglio il concetto: Timeo Danaos et dona ferentes, “Temo i greci anche quando portano doni", frase pronunciata dal troiano Laocoonte, sacerdote del dio Apollo, sospettoso che il cavallo di Troia regalato dai Greci ai Troiani contenga un pericolo. “Dove c’è biodiversità ci sono molte meno cimici”, prosegue Cera. “Se coltivi riducendo anti-parassitari e privilegiando insetti utili crei un eco-sistema in cui la cimice non spopola ed è più controllata. Spero abbiano studiato molto bene le possibili conseguenze della vespa samurai. Gli esempi negativi in altri ambiti non mancano: pensiamo al pesce siluro che, una volta entrato nei nostri fiumi, ne ha massacrato gli equilibri…”.

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