Ortofrutta in Gdo, il balzo di inizio marzo

Il Monitor Ortofrutta si arricchisce di una nuova analisi settimanale: i dati

Ortofrutta in Gdo, il balzo di inizio marzo
Il coronavirus ha accelerato le vendite di ortofrutta nella grande distribuzione italiana. Già nelle scorse settimane avevamo evidenziato l'andamento positivo dei consumi in questo canale - sentendo le principali catene e i grandi gruppi ortofrutticoli del nostro Paese - ma oggi possiamo essere più precisi disponendo delle informazioni puntuali sui trend settimanali.
Nella settimana numero 9 del 2020, quella conclusa il primo di marzo, l’ortofrutta a peso imposto è cresciuta dell’11,3%, rispetto ad un +4% delle quattro settimane precedenti. Un valore denso di significato per interpretare l'andamento delle vendite di prodotti ortofrutticoli a livello generale, considerando che oramai il prodotto confezionato a peso fisso rappresenta il 47% del totale venduto dalla Gdo.

Questo nuovo “Quik Service”, come abbiamo ribattezzato l’analisi settimanale delle vendite di ortofrutta nella Gdo, è stato messo a punto dal Monitor Ortofrutta di Agroter in partnership con IRI - leader mondiale nelle informazioni di mercato per il largo consumo - per dare il reale polso del mercato agli operatori alle prese con situazioni non interpretabili con gli strumenti classici, anche per l’attuale schizofrenia delle vendite e per la riduzione delle informazioni di prima mano determinate dai limiti imposti alla mobilità. Per maggiori informazioni sul servizio clicca qui.

I dati sull'evoluzione del mercato, in questo frangente di emergenza e incertezza, infatti, assumono un carattere di urgenza per gli operatori del settore ortofrutticolo: sono la base per prendere decisioni ed avere una panoramica su quanto succede a livello distributivo. Per questo abbiamo deciso di potenziare anche il servizio informativo di Italiafruit News per darvi ancora più informazioni aumentando la cadenza degli aggiornamenti periodici di sintesi pubblicati su "Ortofrutta in cifre".

Nella settimana numero 9 di quest’anno, infatti, le vendite a valore del Largo Consumo Confezionato nei punti di vendita a libero servizio da 100 mq in su (escluso i discount) schizzano del +16,2%, quando complessivamente nelle quattro settimane precedenti (dalle 5 alla 8) crescevano “solo” del 3,5%. Ma già analizzando i dati della settimana 8, cioè quella dal 17 al 23 febbraio, è chiaro come l’allarme Covid-19 abbia influenzato le vendite. Esce, infatti, verso la fine di quella settimana la dichiarazione dell'istituzione della zona rossa per i primi comuni della Lombardia, con conseguente assalto ai supermercati nello stesso week end.

I numeri sono eclatanti
, se solo si pensa che nel 2019 l’Lcc ha sviluppato vendite medie settimanali per poco più di un miliardo di euro, mentre, nella sola settimana 9, si è registrata una variazione positiva di oltre 150 milioni di euro.

Ma non tutte le categorie hanno performato nello stesso modo. Quella con i trend più significativi è relativa ai prodotti della cosiddetta “Cura Casa”, in cui spiccano le vendite di Alcool Denaturato (+390%), ormai introvabile sugli scaffali. Ultima della classe, ma pur sempre in sentiero positivo, è la categoria del “Pet Care”. All’interno di questa, però, alcune famiglie hanno avuto trend molto eclatanti, come le lettiere per gatti.



Venendo all’ortofrutta, al di là dei valori complessivi positivi, vi sono famiglie molto ben performanti e altre meno. Ed i motivi sono legati alla rivoluzione nella modalità di fare acquisti dei consumatori in questo particolare momento. Primo prodotto fra tutte le orticole, considerando il trend e la dimensione delle vendite, sono infatti le patate, tipico prodotto da immagazzinare come scorta, grazie alla lunga shelf-life e al costo contenuto. Caratteristiche simili le ritroviamo nelle mele che, infatti, hanno il migliore trend tra la frutta, con un +12,1%, anche se già nelle settimane precedenti preformavano egregiamente (+7,3%). In fondo alla classifica, invece, troviamo quei prodotti che, a causa della loro delicatezza e breve shel-life, soffrono un po’ questa situazione di emergenza. Parliamo quindi di IV Gamma, sia verdura che frutta. La prima perde 4,8 punti a valore, la seconda 23,3. Per la IV Gamma verdura, però, va detto che l’anno non era comunque già iniziato nel migliore dei modi (da gennaio perde il 2% rispetto al 2019).

Chiudiamo l’analisi per l’ortofrutta aggiungendo una famiglia che, per la classificazione Ecr, non è ortofrutta, ma che viene principalmente venduta nello scaffale refrigerato di questo reparto. Parliamo dei Primi Piatti Pronti Freschi, ovvero le zuppe e tutte le loro declinazioni. La situazione di emergenza sembra non abbia influito troppo su questi prodotti. Andavano bene già da inizio anno (+6,5%) e crescono ancora nelle ultime settimane (+7,4% dalla week 5 alla 8 e +9,4% nella week 9). In questo caso, la maggior disponibilità di tempo per preparare a casa i pasti non ha influito sull’acquisto dei prodotti pronti, come se fossero ormai diventati una necessità per il cliente. Agevolati, comunque, da una shelf-life decisamente più lunga delle buste di insalata.



Ma ci sono tanti altri ragionamenti che possono essere sviluppati analizzando i dati settimanali in questo delicato periodo, come - ad esempio - le opportunità generate per le aziende di surgelati. Questa categoria, infatti, presenta aumenti delle vendite vicini a quelli del reparto Cura Casa. Oppure, basta vedere i trend dei Legumi Secchi per capire come siano una delle famiglie maggiormente ricercate nella drogheria alimentare, raddoppiando le vendite settimanali (+104%) fra la settimana 8 e la 9, in un mercato già grande in termini assoluti.

Se volete un ragguaglio costante sugli indicatori di settore in questo momento difficile non perdetevi dunque le prossime uscite di Italiafruit News; metteremo in campo altre nuove iniziative e già da lunedì ci saranno novità. Per saperne di più non vi resta che seguirci.

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