«Eroi al tempo del coronavirus»

Fanelli: operatori sanitari e addetti della filiera, non si dia nulla per scontato

«Eroi al tempo del coronavirus»
“Eroi al tempo del virus”. Donato Fanelli, pugliese, coordinatore del Comitato di prodotto uva dell’organismo interprofessionale Ortofrutta Italia, definisce così il lavoro del personale sanitario e dei protagonisti della filiera ortofrutticola in tempi di Covid-19.

“Per la mitologia greca classica - sottolinea Fanelli - Eroe è un semidio figlio di un mortale e di una dea cui una stirpe attribuisce gesta prodigiose a proprio favore, ma anche, in certi casi, una persona che per eccezionale virtù di coraggio e abnegazone si impone all'ammirazione di tutti. Personalmente preferisco la seconda definizione per descrivere ciò che stanno facendo in questo periodo i medici, gli infermieri, tutto il personale sanitario, soprattutto nelle zone dove il virus sta colpendo con più ferocia e creando situazioni difficilmente sostenibili. Nel ringraziarli per quello che stanno facendo, il mio pensiero va a quando poche settimane fa, in tempi normali, queste persone erano poco considerate e il loro settore subiva costanti ridimensionamenti dalla spesa pubblica, quasi fosse scontato avere medici e infermieri bravi e preparati a disposizione della salute del Paese”.



“Questo sentiment del dare per scontato - prosegue Fanelli - accomuna questi Eroi a un’altra categoria di persone che in questi giorni è rimasta operativa per decreto e mi riferisco in particolare ad agricoltori, operatori della filiera agroalimentare ed ortofrutticola, ai trasportatori: se nei supermercati presi d'assalto in queste settimane, le scorte sono state sempre assicurate, è venuto in mente a qualcuno chi va ringraziato? Se gli italiani continuano a mangiare come in un periodo “normale”, ci si è chiesti di chi è il merito?”. 

Per Fanelli, “gli appelli di chi nei giorni scorsi invitava a ringraziare il personale che lavora nei supermercati non ha avuto lo spazio che meritava, da un lato perché ci sono notizie e informazioni più urgenti ed importanti, dall’altro perché viene dato per scontato andare al supermercato e trovare gli scaffali pieni”.



Ma scontato non è, aggiunge Fanelli (foto sopra): “In campagna, nelle aziende agricole, nei magazzini in cui si confezione frutta, verdura e più in generale prodotti agroalimentari, sui camion che trasportano questi beni per farli arrivare presso i centri distributivi per poi permettere a tutti di trovarli nei supermercati, ci sono persone che, con altrettante eccezionali virtù di abnegazione e coraggio, si stanno imponendo all'ammirazione di tutti”. 

“Non voglio fare assolutamente polemica in un periodo in cui dobbiamo essere uniti - conclude Fanelli - quanto piuttosto lanciare l'invito a una semplice riflessione che questo virus, in modo forzato e violento, ci sta obbligando a fare: non dare più niente per scontato e considerare sempre chi se lo merita. Spero non lo dimenticheremo per il bene nostro, del Paese e soprattuto delle future generazioni”.

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