Copa-Cogeca chiede il sostegno dell'Ue per la filiera

Copa-Cogeca chiede il sostegno dell'Ue per la filiera
L'organizzazione di agricoltori Ue Copa-Cogeca ha reso noto di aver mandato alla Commissione europea una lettera per chiedere alle istituzioni di Bruxelles di impegnarsi a garantire anche il buon funzionamento della produzione agricola, incluso il flusso di liquidità, in vista di ulteriori restrizioni che potrebbero essere adottate nelle prossime settimane per arrestare la diffusione del coronavirus.


La lettera inviata da Copa-Cogeca all'Unione Europea

Paure sulle forniture di cibo
Nonostante la situazione che ha già costretto oltre 150 milioni di europei a stare a casa, gli agricoltori finora sono stati in grado di mantenere la fornitura di cibo ai cittadini in tutta l'Ue, afferma l’organizzazione. Tuttavia, l'emergenza derivante dalla diffusione del virus sta avendo un negativo effetto a catena sul settore agricolo. Il coronavirus sta avendo "conseguenze drammatiche nelle aree rurali più colpite dell’Ue", si afferma nella lettera, dove si avverte dei rischi incombenti per l'approvvigionamento quotidiano di alimenti poiché sia ​​i mercati europei che quelli internazionali sono minacciati dalle restrizioni ai viaggi.

Tenere aperti i mercati
I rappresentanti degli agricoltori invitano quindi la Commissione a garantire che i mercati agricoli e alimentari dell'Ue continuino a funzionare senza problemi di fronte alle ulteriori restrizioni che potrebbero essere adottate dai Governi nazionali nelle prossime settimane. "Devono essere introdotte tutte le misure in grado di salvaguardare e garantire il funzionamento dell'attività agricola e il suo flusso di liquidità", insiste la lettera. Copa-Cogeca ha inoltre chiesto un'azione comune in tutta la filiera Ue per garantire forniture alimentari stabili.

Risorse Ue e niente allarmismi
Tenendo conto delle circostanze eccezionali, l'organizzazione degli agricoltori chiede alla Commissione di sostenere anche i settori agricolo e agro-turistico utilizzando risorse non destinate all’agricoltura provenienti dal bilancio Ue. Gli agricoltori hanno infine accolto con favore la valutazione dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) che non ha trovato prove che il cibo sia una fonte o una trasmissione del virus.

Fonte: Agrifoodtoday.it