Un nuovo Dg per il Mercato di Milano: «Le mie priorità»

Sogemi ingaggia Roberto Lion: così su coronavirus, restyling e Foody

Un nuovo Dg per il Mercato di Milano: «Le mie priorità»
Migliorare organizzazione e processi per proiettare l’Ortomercato verso il futuro, digitalizzando, rendendo la struttura sempre più internazionale, sviluppando il marchio Foody all’interno della filiera agroalimentare italiana: sono alcune delle linee guida - insieme alla riqualificazione dell’infrastruttura mercatale - che ispireranno l’azione di Roberto Lion, nuovo direttore generale di Sogemi, la società che gestisce il Mercato Agroalimentare di Milano. 

Classe 1965, una laurea in economia aziendale conseguita all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è stato alla guida di Hds-Holding Dei Sapori dal 2018 ad oggi; in precedenza, dal 2015 al 2017, l’aveva riorganizzata riportandola tra le protagoniste del mercato food service. Dal 2006 ha ricoperto diversi ruoli nella direzione e gestione di società nel mondo alimentare; è stato consigliere d’amministrazione di Ica Foods, direttore generale del Gruppo Pellegrini e general manager Galbani nel gruppo Lactalis.

                                

Lion (foto sopra), in carica da giovedì 2 aprile, affianca il presidente Cesare Ferrero nel piano di sviluppo della società con l’obiettivo di portare il Mercato di Milano a rappresentare uno dei più importanti Hub agroalimentari europei in grado di competere con le omologhe realtà di Parigi, Madrid e Barcellona. Il piano di sviluppo prevede nel prossimo triennio un investimento di oltre 100 milioni di euro, finalizzato alla riqualificazione dell’infrastruttura mercatale, e una significativa crescita del volume d’affari.

Entra in scena in questo momento di particolare difficoltà, che però può essere foriero di sviluppi interessanti: “Ho trovato una situazione di emergenza ben governata - spiega a Italiafruit News Lion (foto sopra) - con un comitato giornaliero organizzato alle 8, un comitato sicurezza indetto una volta la settimana e la gestione di imprese e rispettive figure professionali all’interno di un preciso protocollo di comportamento, con smart working e dotazioni di protezione per chi lavora in azienda”.



Oltre Covid-19 c’è il futuro e c’è, soprattutto, il restyling tanto atteso del Mercato che deve ancora prendere il via e sta suscitando malcontento tra alcuni operatori grossisti. “Stiamo cercando di portare avanti il progetto nelle tempistiche previste parallelamente all’emergenza. Sono convinto che il nuovo progetto sia molto interessante e rappresenterà un bel cambio di paradigma. I feedback negativi dei grossisti? Aspettiamo, per commentare, quando saremo in una fase progettuale più avanzata. Ho davanti l’esempio del progetto di Fiera Milano che era stato accompagnato da scetticismo”. Ma la prima pietra quando arriverà? “Non ho elementi per poterlo dire, al momento”.

La situazione attuale sta cambiando molte carte in tavola, per i freschissimi le chance non mancano: “Mai come oggi tutti i consumatori si stanno rendendo conto del valore del cibo fresco e di qualità. Si avverte l’esigenza di riavvicinarsi a questa tipologia di alimenti ma ciò si intreccia con le ristrettezze imposte per fare la spesa; di conseguenza stanno tornando in auge i negozi di vicinato, c’è una accelerazione a tripla cifra di tutto il mondo del digitale e delle consegne domestiche. Molti ambulanti si stanno riconvertendo all’home delivery. Ne usciremo - conclude Lion - con un recupero del patrimonio di tutto il piccolo commercio che sta ritrovando la sua dignità”.

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