«Investire in un grande piano di assunzioni»

Italy Trade e il nuovo mercato europeo: saltano i programmi, mutano le esigenze

«Investire in un grande piano di assunzioni»
Programmi che saltano e un lavoro che viene ormai pianificato settimana per settimana. L'emergenza coronavirus ha stravolto la routine del commercio ortofrutticolo e, come spiega Italy Trade a Italiafruit News, la pianificazione è stata stravolta. La società guidata dall'amministratore delegato Andrea Urso è specializzata nella commercializzazione di prodotti ortofrutticoli nei mercati europei, specialmente in quelli del Nord. "Le catene distributive più strutturate hanno un orizzonte di 15 giorni, gli altri operatori vivono di settimana in settimana: i programmi fatti prima dell'emergenza sono stati annullati - illustra l'imprenditore - I prodotti considerati superflui hanno subito una forte contrazione, mentre quelli più conservabili hanno registrato una crescita marcata. Ovviamente di crescita si parla sul mercato retail, perché l'Horeca è fermo in Italia così come in Europa".

Per Italy Trade gli scambi di mele, patate e kiwi sono vivaci, mentre fragole e asparagi hanno molto sofferto nelle ultime settimane. "Gli operatori che fanno distribuzione nel canale Horeca si sono trovati con stock importanti e inizialmente hanno riversato questa merce sulla Gdo a prezzi bassi - rimarca Urso - Questo ha portato a un contraccolpo".



In un mercato mutato molto in fretta, per il Ceo di Italy Trade il nostro Paese "dovrebbe imparare a vendere: anche in questa fase di emergenza ci siamo trovati a inseguire. Spagnoli e Olandesi sono sempre sul pezzo: quando sanno di avere una sovrapproduzione abbassano il prezzo prima di sbattere il muso contro il muro del mercato. Purtroppo avere un'offerta frammentata e disaggregata come quella italiana non aiuta ad adottare una strategia a livello di Paese".

Italy Trade commercializza i prodotti ortofrutticoli di molte aziende produttrici italiane situate lungo tutto lo Stivale. "Il clima è difficile, c'è bisogno di mettere il settore in sicurezza e far arrivare la liquidità alla produzione, così da permettere agli agricoltori di lavorare con serenità - evidenzia Urso - Le aziende agricole stanno affrontando purtroppo da sole il grande problema della mancanza di manodopera: da criticità dovrebbe diventare un'opportunità per il nostro Paese, ma il governo dovrebbe investire per un grande piano di assunzioni in agricoltura, puntando sul Made in Italy anche nella forza lavoro, formando giovani disoccupati e trasformandoli in personale qualificato, contribuendo a preservare un sapere prezioso e aiutando così la nostra economia. Si sta ragionando di strumenti straordinari per agevolare le imprese - conclude Andrea Urso - servono sgravi fiscali e decontribuzione per le assunzioni in modo da rendere più competitiva l'assunzione della manodopera italiana".

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