«Tra pochi giorni raccoglieremo le prime drupacee»

Badursi (Asso Fruit Italia) parla dalla Basilicata: per le fragole nessun problema di manodopera

«Tra pochi giorni raccoglieremo le prime drupacee»
Ancora pochi giorni e poi la Basilicata potrà aprire la campagna drupacee 2020 con le prime varietà di albicocche, pesche e nettarine coltivate sotto serra. 

“La stagione della frutta estiva si appresta ad iniziare con molto fiducia in quanto, per il momento, ci aspettiamo di poter raccogliere una buona produzione di drupacee nel corso di questa stagione”, spiega a Italiafruit News Andrea Badursi, direttore generale dell’Op Asso Fruit Italia di Scanzano Jonico (Matera). “Confidiamo, in particolare, in una buona partenza sul mercato delle prime albicocche in serra che saranno pronte per essere staccate tra qualche giorno”.

Come sempre, la maggiore parte dei volumi di drupacee dovrebbe essere raccolto tra fine maggio e giugno/inizio luglio, il periodo di picco delle produzioni in campo aperto. “Per fortuna, in Basilicata non abbiamo riscontrato importanti danni da gelo, che hanno invece subito altri areali frutticoli sia del Sud che del Nord Italia. I diradamenti sono attualmente in corso e pensiamo quindi di poter stimare con maggiore chiarezza i volumi attesi entro i prossimi 10-15 giorni”.



In attesa delle prime raccolte di frutta estiva, l’Op Asso Fruit Italia si trova ora nel pieno della campagna fragolicola di Sabrosa/Candonga. “Il periodo complicato di qualche settimana fa, causato dall’abbondanza di offerta estera, è stato superato - prosegue Badursi - Ancora oggi c’è da dire che, per quanto riguarda il mercato, ci manca tutta la fetta della ristorazione e che si registra qualche problema nell’esportazione in Polonia, per la difficoltà a trovare autisti polacchi. In generale, però, non possiamo lamentarci per la stagione delle fragole. Anche perché temevamo un calo delle vendite consistente nella scorsa settimana, successiva alla Pasqua, che non si è verificato”.

Nei campi, inoltre, non si riscontra una carenza di manodopera tale da non raccogliere i frutti. “Con il coronavirus, più che altro, sono raddoppiati i nostri costi logistici - specifica il direttore - per portare quotidianamente i tanti braccianti pugliesi e calabresi dalle loro abitazioni ai campi di fragole”. Il motivo è legato alle regole per garantire il distanziamento sociale sui pullman.

“Speriamo che la campagna delle fragole, che raccoglieremo sino a fine maggio, possa proseguire nel migliore dei modi. A questo proposito ci appelliamo ai consumatori italiani, affinché possano continuare a preferire le produzioni nazionali a quelle estere”.



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