Albicocche, le «certezze» che non mancano

Gallo (Op Agricor): «Costi e spese in aumento. Il mercato? Un'incognita»

Albicocche, le «certezze» che non mancano
Le "certezze" non mancano per la campagna albicocche: meno volumi disponibili, costi produttivi in crescita e più spese da sostenere. Come reagirà il mercato, invece, è un'incognita. I produttori, ricorda a Italiafruit News Natalino Gallo (presidente dell'Op Agricor di Corigliano Calabro), per ora fanno i conti con queste "certezze" e con un avvio della campagna in ritardo, mentre la Spagna ha anticipato di 10-15 giorni le raccolte.

"Viviamo un periodo particolare, come persone e come aziende: qualche sicurezza in più non farebbe male - osserva l'imprenditore - Con l'applicazione delle nuove normative i costi produttivi aumentano, pensiamo solo alle operazioni in campagna come il diradamento o il trasporto dei lavoratori: ma la sicurezza dei nostri collaboratori viene prima di ogni altra cosa. In azienda abbiamo misuratori di temperatura, separatori, l'impianto di ozono per la sanificazione, e ancora gel igienizzante, mascherine per tutti... Decine e decine di migliaia di euro che stiamo investendo. Questi aumenti di costi sono certi, li stiamo già pagando... Poi come reagirà il mercato nessuno lo sa".



L'albicocca è uno dei prodotti di punta dell'Op calabrese, che negli anni ha diversificato il paniere varietale per offrire un prodotto di elevata qualità - ricordiamo la linea premium Eccelsa - e un calendario produttivo più ampio. "In Meridione credo possano mancare il 30-35% delle albicocche - prosegue Gallo - I nostri soci hanno situazioni diverse l'uno dall'altro: ci sono zone che sono state colpite dal gelo, ma in inverno sono mancate le ore di freddo e le piante non hanno fruttificato. Sulle varietà più precoci manca prodotto, come per Pricia e Mogador, stimiamo un 30-35%. Invece la parte centrale della campagna dovrebbe poter contare su una produzione più abbondante, la riduzione la stimiamo in una forbice tra il 15 e il 20%; mentre nelle varietà più tardive il calo dovrebbe essere nell'ordine del 25-30%".



A metà della prossima settimana l'Op Agricor avvierà le operazioni di raccolta. "Siamo in ritardo di una settimana, in questo periodo già commercializzavamo Mikado - puntualizza il presidente - Mentre la Spagna ha anticipato di 10-15 giorni".

L'azienda continua a investire sul residuo zero, valore evidenziato anche sul packaging, sul brand Eccelsa e sta lavorando a un nuovo imballaggio da 1,5 kg per poter agevolare l'acquisto di albicocche confezionate. "Ci sarà un incremento nella richiesta di frutti confezionati - conclude Gallo - E anche questo aspetto si tradurrà in un aumento dei costi".

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