«L'Horeca del Nord Europa riprende quota»

Marrapese: settimane difficili, ma con i Paesi scandinavi si lavora bene

«L'Horeca del Nord Europa riprende quota»
Lo stop c’è stato, ma meno rigido ed esteso rispetto al nostro Paese, e il grossista che vende eccellenze ortofrutticole italiane agli imprenditori scandinavi dell’Horeca è riuscito ad attenuare il contraccolpo. Lui è Marco Marrapese, grossista veronese che ogni giorno seleziona frutta e verdura Made in Italy di alta qualità predisponendo carichi misti per commercianti e operatori di Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia. Arance e limoni biologici della Sicilia, carciofi e broccoli romaneschi, carote di Latina, pomodori ricci fiorentini, finocchi, cime di rapa, asparagi bianchi, radicchi e agli veneti, fragole Candonga: queste alcune delle principali referenze selezionate che prendono la strada del Nord del Continente.

“Al momento - spiega a Italiafruit News - lavoriamo al 70% circa delle potenzialità e i costi, a causa delle operazioni di sanificazione, sono più alti del solito. Ma non ci lamentiamo. In Norvegia i ristoranti riapriranno lunedì (oggi per chi legge, ndr), contiamo di recuperare altre quote. Tirando le somme, abbiamo registrato un blocco quasi totale per una quindicina di giorni circa; per fortuna stiamo gradualmente riprendendo”. 



Ma come hanno visto, all’"Estremo Nord" la diffusione della pandemia in Italia? “I nostri clienti hanno chiesto informazioni ma si sono dimostrati responsabili. Chi si è attrezzato tempestivamente e ha saputo rispondere con i fatti alle preoccupazione inerenti la salubrità, non ha avuto particolari problemi: il rapporto commerciale è ripreso senza problemi. In questo giorni ho inviato in Svezia pomodori, radicchi, daikon, zucchine. Tutti prodotti ben accolti”.  

In un momento di mercato che definisce “altalenante”, Marrapese sottolinea i rischi collegati alla difficoltà di reperire manodopera: “Nel Veronese la carenza di lavoratori nei campi sta creando scompiglio, ci sono contraccolpi per le campagne in corso, in primis la fragola, e si temono problemi per i raccolti delle prossime settimane”.

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