Melone, la qualità si fa coi fatti

Master Fruit: «Anche se il mercato tira non bisogna anticipare gli stacchi»

Melone, la qualità si fa coi fatti
La qualità si fa con i fatti. Se il mercato tira, il prezzo è buono ma la quota di prodotto adeguatamente maturo è inferiore alla richiesta, i produttori non dovrebbero mai commettere l’errore di anticipare una parte delle raccolte per accontentare a tutti i costi i propri clienti della Gdo. Questo discorso vale per tutta l’ortofrutta, a maggiore ragione per un articolo come il melone - attualmente reperibile solo in Sicilia - dove l’aspetto del sapore è decisivo per il riacquisto.

Richiama l’attenzione su questo importante tema Maurizio Bartolini, responsabile commerciale della Master Fruit di Licata (Agrigento), filiale commerciale della cooperativa Master Agricola - aderente al Consorzio Mundial - che suggerisce al comparto melonicolo siciliano di aspettare sempre la giusta maturazione per effettuare gli stacchi. Solo così si può garantire la soddisfazione dei consumatori e, al tempo stesso, evitare future ricadute sull’attività di vendita. 

“La qualità non si fa certo con le parole, ma con i fatti”, dice a Italiafruit News. “E noi, nel nostro piccolo, portiamo avanti la politica dei fatti, distribuendo ai nostri clienti solo i meloni raccolti al momento giusto nell’arco dell’intera campagna. Chi non fa così va invece a danneggiare l’intero comparto del melone, in quanto reca un dispiacere al consumatore finale”.



L’aumento della domanda degli ultimi dieci giorni, determinata dagli scarsi volumi dell’annata (le pezzature prevalenti sono medio-piccole) e dal bel tempo, ha però portato qualche produttore siciliano sulla strada sbagliata per appagare le maggiori richieste arrivate da catene di supermercati e discount. 

E Bartolini non nasconde le sue preoccupazioni per le prossime settimane: “In Sicilia, le condizioni ambientali e naturali di questo periodo stanno favorendo le caratteristiche interne ed estetiche del frutto. Il tempo è bello e gli italiani hanno voglia di consumare questo prodotto. Tuttavia, bisogna essere chiari: la campagna del melone siciliano registra un volume del 20-30% inferiore all’anno scorso. Le quantità sono scarse. Soprattutto in questa stagione, quindi, la filiera del melone deve collaborare per evitare di immettere in commercio frutti di bassa qualità, raccolti prima del tempo. Altrimenti rischiamo di rimetterci tutti”.

Per questa campagna, la cooperativa Master Agricola ha messo a regine circa 50mila piante di Rais F1 e 700mila piante di Red Falcon (+10% sul 2019). Le produzioni di punta sono commercializzate con i marchi Mundial e The Original.



 
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